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Assenteismo al Comune di Furci, iniziato il processo per i 51 imputati
di Andrea Rifatto | 28/11/2018 | CRONACA
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L'ingresso del municipio di Furci
È iniziato ieri mattina il processo a carico dei 51 dipendenti del Comune di Furci Siculo imputati per i casi di assenteismo durante l’orario di lavoro. Il dibattimento, avviato in anticipo rispetto alla data del 3 luglio 2019 fissata in udienza preliminare, si è aperto nell’aula d’assise davanti al giudice monocratico Maria Giuseppa Scolaro della Prima Sezione penale, dove sono comparsi gli impiegati, presunti "furbetti del cartellino" accusati a vario titolo di truffa in concorso in danno di Ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio mediante modalità fraudolente, per i fatti contestati dall’Accusa relativi al periodo tra il 22 giugno e il 23 luglio 2015. Nel corso dell’udienza di ieri è stato sentito il primo teste, l’ispettore Mennella della Polizia di Stato di Taormina che ha coordinato le indagini, il quale ha risposto alle domande formulate dal pubblico ministero Roberto Conte. Il giudice, dopo aver acquisito le schede dei dipendenti comunali, ha poi rinviato alla prossima udienza, fissata l’11 dicembre, per il controesame del teste da parrte delle difese dei 51 imputati, ossia Claudio Crisafulli, Francesco Foti, Domenico Spadaro, Domenica Venera Intelisano, Patrizia Santoro, Antonietta Interdonato, Silvana Chillemi, Domenico Gennaro, Angelo Siti, Lucia Riggio, Mariano Pino, Carmelina Gatto, Santa Lino, Antonio Carmelo Casale, Rosa Briguglio, Maria Briguglio, Giovanni Spinella, Carmelo Caminiti, Carmelo Briguglio, Giuseppe Garufi, Filippo Andò, Fabio Casablanca, Rosaria Sgroi, Antonino Triolo, Roberto Sturiale, Carmelo Fasolo, Antonietta Briguglio, Agata Sturiale, Orazio Spadaro, Valentina Russo, Paul Manuli, Concetta Gugliotta, Monica Beatriz Foti, Domenico Finocchio, Carmela Crisafulli, Franco Cannavò, Antonella Bongiorno, Grazia Andronico, Maria Antonietta Toscano, Maria Concetta Salicola, Nunziata Paccione, Francesca Inglese, Nunzio Casablanca, Francesco Carpillo, Horacio Elias Caminiti, Elisa Lombardo, Giovanna Interdonato, Santi Rosario Briguglio, Basilio Bembale, Orazio Patanè e Antonella Sebastiana Mauromicale. L’inchiesta partì dopo la denuncia presentata alla Polizia di Stato di Taormina dall’ex sindaco Sebastiano Foti e sfociò nel blitz in municipio del 4 novembre 2016, quando vennero notificate 65 misure cautelari. Nel corso delle indagini 14 posizioni sono state poi archiviate. Trentuno i difensori di fiducia impegnati: Carlo Autru Ryolo, Agatino Bellomo, Antonio Bongiorno, Massimo Brigandì, Antonino Pietro Briguglio, Nino Cacia, Emanuele Calderone, Nunzio Cammaroto, Ettore Cappuccio, Carmelo Crisafulli, Maurizio Cucinotta, Maria Pia D'Arrigo, Ettore Fleres, Giovanbattista Freni, Salvatore Garufi, Giorgio Italiano, Adriana La Manna, Giuseppe Marino, Daniela Mercurio, Giuseppe Mercurio, Giovanni Monforte, Giuseppina Nicita, Giancarlo Padiglione, Vincenzo Prestipino, Giovanni Randazzo, Angela Ruggeri, Pietro Santoro, Anna Scarcella, Antonio Scarcella, Gianluigi Sturiale e Lucilla Trombetta. Il Comune di Furci è parte civile con l’avvocato Alessandro Vaccaro.