Bambina di sei anni picchiata a Furci, a processo un uomo e due maestre
di Andrea Rifatto | 25/05/2018 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 25/05/2018 | CRONACA
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Tre rinvii a giudizio al termine dell’indagine sui maltrattamenti e le botte su una bambina di sei anni di Furci Siculo, che lo scorso ottobre ha portato agli arresti la madre, una 32enne furcese e il suo convivente, un 37enne del Catanese, arrestati al termine di un’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Taormina e della Stazione di S. Teresa di Riva perché ritenuti responsabili a vario titolo di maltrattamenti verso fanciulli aggravati dal fatto di aver commesso il reato in danno di un minore e lesioni personali aggravate per aver commesso il fatto in più persone riunite. Ieri il giudice dell’udienza preliminare Maria Vermiglio ha mandato a processo l’uomo e due insegnanti della scuola primaria di Furci, una 52enne furcese e una 53enne di S. Teresa, accusati rispettivamente di maltrattamenti in famiglia e omessa denuncia secondo quanto sostenuto dal pubblico ministero Antonio Carchietti. Il dibattimento si aprirà il 25 gennaio 2019 dinanzi al giudice monocratico. Il 37enne deve rispondere di maltrattamenti perché in concorso con la convivente (nei cui confronti si procede separatamente) non le avrebbe impedito “di perpetrare atti violenti nei confronti della persona offesa, maltrattando la bimba con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di una minore cagionandole al contempo lesioni personali anche in questo caso aggravate poiché il fatto era commesso da più persone riunite”. La bimba avrebbe riportato in più occasioni lividi alla schiena, alle braccia e al fianco, ematomi al collo, chiusura degli occhi e assenza di capelli. Le due insegnanti sono invece imputate perché secondo l’Accusa, in qualità di pubblici ufficiali non avrebbero denunciato all’Autorità giudiziaria quanto subito dalla bambina, “di cui avevano avuto dirette percezioni nell’esercizio delle loro funzioni”. In una nota l’avvocato Nino Cacia, che difende una delle due maestre, spiega come il rinvio a giudizio costringerà a citare in dibattimento gli altri bambini affinché possano confermare che la minore, al suo primo giorno di scuola, non aveva alcun segno di ecchimosi in volto. Gli altri avvocati impegnati nel processo sono Carmelo Moschella, Antonio Strangi e Roberto Garufi.