Mercoledì 24 Aprile 2024
Provvidenziale intervento dei medici Francesco Galimi e Salvadore Soraci


Bimbo cade in bici, salvato dalla morte per una casualità al Pte di S. Teresa

di Andrea Rifatto | 22/09/2016 | CRONACA

17119 Lettori unici | Commenti 2

Il Pte di S. Teresa di Riva, dove opera anche il 118

Sembrava una banale caduta in bicicletta quella occorsa ad un bambino di sette anni che nei giorni scorsi si è presentato al Pte di S. Teresa di Riva. Il bimbo, di nazionalità rumena, si è recato in serata al presidio sanitario di piazza Municipio, accompagnato dai genitori, per farsi medicare una piccola escoriazione sul fianco destro, rimediata nell’impatto con il suolo avvenuto mentre era in sella alla sua bici. Il bambino non lamentava alcun dolore e non mostrava nessun segno di sofferenza e tutto sembrava potersi risolvere con un normale intervento di pochi minuti, di quelli che giornalmente vengono eseguiti dal Pte santateresino. Il medico di turno, però, il dott. Francesco Galimi, ha avuto il sentore che potesse esserci qualcosa di più serio e ha deciso di eseguire un’ecografia. Per pura casualità il medico in servizio in quel momento sull’ambulanza del 118, il dott. Salvadore Soraci, aveva nella propria auto un ecografo personale, tecnologicamente più avanzato rispetto all’apparecchiatura in dotazione all’ambulanza, e dopo averlo prelevato e portato nei locali del Pte lo ha consegnato al medico per l’esecuzione di un esame Eco Fast, che consiste in uno screening sul paziente allettato per l’individuazione di eventuali emorragie. In pochi istanti il dott. Galimi si è reso conto che il bambino era affetto da un’emorragia interna e ha fatto subito scattare il codice rosso. Il paziente è stato quindi caricato sull’ambulanza e trasportato d’urgenza al Pronto soccorso pediatrico del Policlinico di Messina, dove è stato subito operato dai chirurghi Giuseppe Navarra e Carmelo Romeo, che gli hanno asportato parte del fegato, organo che nella caduta in bici aveva subito una rottura traumatica. L’intervento è perfettamente riuscito e ha salvato la vita al bambino, che si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione del nosocomio messinese.

Se i due medici non avessero utilizzato l’ecografo, dunque, sarebbe stato impossibile scoprire l’emorragia e il bambino sarebbe probabilmente morto durante la notte. Un episodio che evidenzia ancora una volta quanto sia importante potenziare i Pte, strutture di emergenza dislocate sul territorio che hanno un’importanza fondamentale per effettuare interventi di primo soccorso e di stabilizzazione del paziente in fase critica, anche per far sì che si riducano gli accessi impropri in ospedale. Presidi che dovrebbero rimanere aperti h24 (attualmente sono attivi dalle 8 alle 20) e che andrebbero dotati di ulteriore apparecchiature, come ad esempio l’ecografo, che è presente sull’ambulanza ma non all’interno della struttura. 


COMMENTI

luigi moschella | il 23/09/2016 alle 12:55:23

le notizie positive fanno sempre piacere...bravi!

roberto m moschella | il 23/09/2016 alle 23:10:29

Sarebbe utile conoscere quanto costa questo strumento di diagnosi, si potrebbe indire una colletta e se e' vero che non e' previsto all'interno della struttura, lo compriamo noi e glie lo regaliamo alla faccia di quei pezzenti dei manager della sanita' della nostra provincia.

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