Giovedì 21 Novembre 2024
Ignoti si sono introdotti nella notte nei locali del museo. Difficili le indagini


Casalvecchio, rubato l'oro di Sant'Onofrio: colpo da almeno 500mila euro

di Andrea Rifatto | 01/02/2017 | CRONACA

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La stanza dove era custodito l'oro

Comunità sgomenta a Casalvecchio Siculo per un episodio che sta lasciando senza parole i residenti del piccolo centro collinare. La scorsa notte, infatti, ignoti hanno rubato gli ex voto in oro di Sant'Onofrio Anacoreta, Patrono del paese, che si trovavano custoditi in una stanza del museo d'arte, di fronte la chiesa parrocchiale. I ladri, si ipotizza almeno due, hanno divelto l'inferriata di una finestra e hanno piegato tre sbarre di una seconda grata a protezione dei locali, sfondando poi l'infisso e introducendosi nel museo. Una volta dentro, hanno arraffato tutti gli oggetti in oro custoditi in una vetrina, circa 800 pezzi, portando via anche paramenti e arredi sacri. A scoprire il furto è stato questa mattina intorno alle 7 un giovane del luogo, che ha subito dato l'allarme: in piazza Sant'Onofrio sono giunti il parroco di Casalvecchio, don Gabriele Sgroi, il sindaco Marco Saetti e poco dopo i carabinieri della stazione di Sant'Alessio Siculo, competente per territorio, al comando del luogotenente Vito Calì. 

Secondo i primi accertamenti il colpo ha fruttato ai malviventi un bottino da almeno 500mila euro, anche se il valore potrebbe essere ancora più elevato considerando i numerosi oggetti in oro donati nei decenni e portati via la scorsa notte, tra cui 12 pesanti medaglioni che abbelliscono il manto di Sant'Onofrio durante la festa patronale. Le indagini si sono subito concentrate sull'esame delle immagini di videosorveglianza di due telecamere che inquadrano la chiesa e il museo e di altri occhi elettronici installati all'esterno di una vicina macelleria: i dispositivi non consentono però una visione nitida della scena perchè non dispongono della tecnologia a infrarossi notturna. I ladri, probabilmente incappucciati, hanno agito indisturbati anche perchè il sistema di allarme a protezione del museo d'arte non è funzionante e non è dunque scattato risvegliando i residenti della zona. Oltre all'oro di Sant'Onofrio, nella stanza era custodito anche quello della Madonna Annunziata e delle chiese delle frazioni Misitano e Rimiti. Sarà difficile per i carabinieri poter individuare gli oggetti rubati perchè non esiste una catalogazione fotografica ma solo un elenco di inventario. A Casalvecchio sono giunti anche i militari del Nucleo Operativo di Taormina per i rilievi scientifici alla ricerca di eventuali tracce e impronte dei malviventi. In piazza si sono radunati alcuni parrocchiani, sconvolti dall'accaduto. Il sindaco Saetti ha convocato per oggi alle ore 18, nell'aula consiliare, un'assemblea popolare con il parroco per discutere della questione: nell'occasione si terrà anche una seduta straordinaria del Consiglio comunale.


L'esterno del museo e la finestra da dove si sono introdotti i ladri

Più informazioni: furto oro casalvecchio  


COMMENTI

Diego cavallaro | il 01/02/2017 alle 11:30:00

Parlano di valorizzazione facendo convegni, enti parco, consorzi, ma qua non siamo neanche a livello della tutela. Chiamare museo uno sgabuzzino dove stipare come ferri vecchi beni che rappresentano, non un valore economico, ma la memoria di una civiltà è indicativo del degrado culturale di chi amministra tutto il comprensorio. Si andassero ad informare quale siano le reali funzioni di un museo, prima di apporre cartelli. Niente sorveglianza, niente allarme, niente catalogazione. Non sono stati rubati 500mila euro di oro, ma l'identità di una comunità.

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