Sabato 23 Novembre 2024
L'incidente di aprile che ha visto coinvolti gli atleti del Barbagianni's Team Messina


Ciclisti travolti da un'autovettura a Taormina, morto il ferito grave in coma da nove mesi

di Redazione | 01/01/2023 | CRONACA

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Giovanni Boccaccio aveva 44 anni

Non ce l’ha fatta il ciclista rimasto gravemente ferito nell’incidente stradale avvenuto lo scorso 3 aprile a Taormina, quando un’autovettura in transito ha travolto un gruppo di 18 messinesi appassionati delle due ruote, atleti della società dilettantistica “Barbagianni's Team Messina”, ferendone otto. A quasi nove mesi dal sinistro, infatti, si è spento Giovanni Boccaccio, 45 anni, che da quel giorno era ricoverato in ospedale in coma a causa delle gravi condizioni in cui si trovava a causa dell’impatto, in seguito al quale era stato trasferito d’urgenza con l’elisoccorso all'ospedale "Cannizzaro" di Catania. Quel giorno la comitiva stava scendendo sulla via Mario e Nicolò Garipoli quando giunta all’altezza del viadotto Sant’Antonio, nei pressi del piazzale della Madonnina, è stata centrata in pieno da un’autovettura, una Ford Mondeo con a bordo una coppia di anziani con al volante un 70enne di Carini (Palermo), che ha invaso la corsia opposta: nell’impatto molti ciclisti sono finiti a terra e Boccaccio ha perso subito conoscenza a causa dei gravi traumi riportati. L'auto, dopo lo scontro, si presentava con il parabrezza rotto e vistose ammaccature sulla parte anteriore e a quanto pare il conducente avrebbe perso totalmente il controllo senza riuscire a frenare, finendo sui ciclisti che arrivavano in discesa. Per il 70enne, adesso, scatterà una denuncia per omicidio stradale.

A dare notizia della morte del cicista sono stati gli amici del “Barbagianni's Team” alla vigilia di Capodanno: “Non avremmo mai voluto darvi questa notizia ma il nostro Giovanni è volato via. Era uscito di casa con la gioia di trascorrere una lieta giornata, ma la triste signora nascosta tra le anse di una maledetta curva era pronta a fendere la sua falce. A nulla sono valse le nostre preghiere, invocazioni, suppliche: il cerchio per lui purtroppo si è chiuso. Tante cose ancora gli restavano da compiere su questa terra, vedere crescere i figli, rendere felici le persone con la sua arte, gioire e far gioire delle piccole cose che la vita terrena ci riserva, invecchiare serenamente con la sua Katia. L'Altissimo però per lui aveva altri programmi. Forse aveva bisogno di qualcuno che facesse risplendere ancor più le stelle, forse aveva bisogno di qualcuno che ravvivasse il blu del cielo e chi meglio di lui con la magica arte delle sue forti mani. Vola alto Barbagianni, dispiega le tue forti ali, sfodera gli artigli e farti valere anche lassù. Veglia sulla tua famiglia e su tutti noi che con te abbiamo condiviso tanti bellissimi momenti che però hai pagato a caro prezzo. Ciao Giovanni".


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