Costringeva le dipendenti a restituire lo stipendio: arrestato imprenditore di Giardini
di Redazione | 07/09/2023 | CRONACA
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La ricostruzione degli inquirenti
A fronte dell’aumento dello stipendio in busta paga avrebbe costretto le dipendenti, nell’ultimo triennio, a restituire quota parte dello stesso in contanti, con la minaccia di licenziamento in caso di rifiuto. È l’accusa mossa dalla Procura della Repubblica di Messina ad un imprenditore di Giardini Naxos, Giorgio Balascas, 71 anni, operante nel settore del commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici, arrestato dalla Guardia di Finanza di Taormina e finito ai domiciliari con l’accusa di estorsione, con contestuale sequestro di disponibilità finanziarie per un valore di 12mila 730 euro. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari Ornella Pastore del Tribunale della città dello Stretto, su richiesta del pubblico ministero Stefania La Rosa della Procura della Repubblica, sulla base dei riscontri emersi in questa prima fase. Le indagini coordinate dalla Procura messinese, partite dopo una denuncia e consistite in complesse ricostruzioni documentali, intercettazioni ambientali e accertamenti bancari, hanno consentito alle Fiamme Gialle di accertare che l’imprenditore, dopo un breve periodo di impiego “in nero”, aveva assunto due donne come dipendenti con contratto di lavoro che prevedeva un numero di ore inferiori a quelle realmente prestate, con la promessa di un futuro aumento di stipendio. Secondo gli accertamenti, però, dopo il pagamento dello stipendo con bonifico bancario Balascas le avrebbe poi costrette a restituirne in contanti una quota, con la minaccia di licenziarle se si fossero opposte alla sua richiesta e sfruttando quindi il loro stato di bisogno. Il 71enne, assistito dall'avvocato Giuseppe Valentino, comparirà domani davanti alla gip per l'interrogatorio di garanzia.