Covid, quattro positivi a Scaletta, uno in terapia intensiva. A Itala i casi sono otto
di Redazione | 31/10/2020 | CRONACA
di Redazione | 31/10/2020 | CRONACA
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Si registrano quattro casi di Covid-19 a Scaletta Zanclea e tra questi vi è una persona ricoverata in terapia intensiva. A darne notizia è l’Amministrazione comunale. “Solo da qualche ora l’Asp ci ha certificato la positività ai tamponi di quattro concittadini - ha spiegato il sindaco Gianfranco Moschella - si tratta di una dipendente comunale in servizio all’asilo nido, del nostro assessore Annalisa Cordaro, di una maestra che presta servizio in una scuola di Messina e di un pensionato. Stanno tutti bene tranne l’anziano, che ha dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere e in questo momento è monitorato in terapia intensiva. A tutti vanno gli auguri di pronta guarigione, con particolare vicinanza e affetto al cittadino ricoverato, che sta lottando ma sono sicuro che presto tornerà in mezzo a noi. Abbiamo anticipato i suggerimenti dell’Asp provvedendo a sanificare tutte le strutture comunali e scolastiche e dello scuolabus e abbiamo prorogato la chiusura delle scuole fino all’8 novembre - ha proseguito Moschella - per consentire ulteriori accertamenti epidemiologici. L’Asp ha posto in isolamento domiciliare anche le maestre fino al 2 novembre, mentre per i bambini non è stato ritenuto opportuno avviare procedure specifiche se non il monitoraggio. È stato effettuato uno screening su tutto il personale comunale e dai tamponi non sono risultati ulteriori positivi”. Il sindaco ha esortato ancora una volta al senso di responsabilità e al rispetto delle regole per garantire la salute di tutti. Sono saliti a otto i casi a Itala, dove martedì erano emersi i primi contagi. Lo conferma il Comune, con una nota firmata dal sindaco Nino Crisafulli. “Secondo segnalazioni ufficiali dell’Asp e fonti informali dirette il numero delle persone contagiate da Covid è di otto - esordisce il primo cittadino - a seguito dei tracciamenti dei contatti comunicati dalle persone contagiate sono state allertate le persone interessate, al fine di verificare la presenza di eventuali sintomi nell’arco di dieci giorni dal contatto. Queste persone, in assenza di sintomi, non hanno obbligo di isolamento fisico, neppure fiduciale, ma solo un più scrupoloso e rigoroso utilizzo del distanziamento e delle mascherina, anche in ambito familiare. In via volontaria possono decidere di sottoporsi al tampone rapido per ulteriore scrupolo personale. La distribuzione dei contati e l’ambito non univoco di provenienza esclude che possa ipotizzarsi un focolaio”. Crisafulli ha spiegato come dai tracciamenti risulti un solo caso di frequenza della scuola elementare da parte del figlio di un contagiato: “Dal monitoraggio non manifesta sintomi, ma in via cautelativa verrà disposta la disinfezione e la sanificazione della scuola e dello scuolabus (il 3 settembre la scuola rimarrà chiusa per consentire l’arieggiamento), anche se ciò appare superfluo in quanto bisogna prendere atto che il virus non vive autonomamente e fuori dall’essere umano muore”. La popolazione di Itala è stata invitata a rispettare le norme e mantenere il distanziamento, usando la mascherina qualora non possa essere mantenuto. “L’emergenza si gestisce basandosi sui dati e sui fatti obiettivi e non sulle dicerie e sulle impressioni - ha aggiunto Crisafulli - perchè altrimenti si finirebbe per creare confusione, perdendo di vista il fine delle cautele consigliate e rischiando di vanificarle. Non vi è necessità di chiudere la scuola vista la situazione locale e le procedure adottate dai dirigenti scolatici, valutate anche dal Comune, rappresentano una totale garanzia di tutela dal Covid, per cui la chiusura della scuola creerebbe solo ulteriori disagi alle famiglie. Ovviamente chi intendesse cautelarsi ulteriormente non mandando il proprio figlio a scuola sarà libero di farlo, ma invito tutto a non lasciarsi dominare dall’emotività”.