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Deborah tornata a casa a Letojanni, venerdì i funerali: proclamato lutto cittadino - VIDEO
di Redazione | 14/07/2022 | CRONACA
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L'arrivo della salma a Letojanni
È giunta a Letojanni poco prima della 20 la salma di Deborah Catena Pagano, la 31enne morta venerdì scorso nella sua abitazione di Macchia di Giarre, dove conviveva con il compagno, fermato e ristretto in carcere con l’accusa di omicidio. La bara è stata condotta nell’abitazione della madre, negli alloggi popolari di contrada Praia, dove ad accoglierla vi erano familiari, parenti e amici, il sindaco Alessandro Costa e il parroco don Francesco Giacobbe, che poi hanno raggiunto l’abitazione per un momento di raccoglimento. I funerali si terranno domani, venerdì 15, alle ore 17, nella chiesa di San Giuseppe e la salma verrà poi tumulata nel locale cimitero. Non è escluso che a celebrare il rito funebre possa giungere anche l’arcivescovo di Messina o il vescovo ausiliare. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di venerdì, in segno di raccoglimento e cordoglio, disponendo la chiusura delle attività durante il periodo di svolgimento delle esequie. Sugli edifici pubblici le bandiere rimarranno a mezz’asta. La salma è giunta in paese con qualche ora di ritardo rispetto al previsto, dopo che sono state completate tutte le procedure burocratiche per la restituzione a seguito dell’autopsia, tanto dopo l’annuncio diramato nel primo pomeriggio la conferma ufficiale sulla data dei funerali si è avuta solo alle 18.30, una volta ottenuti tutti i nulla osta da parte della magistratura catanese. “Sono fatti che non vorremmo mai sentire, episodi che lasciano tanta amarezza - ci ha detto questa sera il sindaco Costa - sono dispiaciuto e arrabbiato. Siamo vicini alla famiglia, in questi giorni abbiamo sospeso tutte le manifestazioni e il paese si fermerà nel giorno delle esequie per testimoniare il cordoglio di tutta la comunità letojannese”. Questa sera in chiesa è in programma una veglia di preghiera per Debora. “Chi sa parli, tutto quello che sapete se le volevate bene - ha scritto in questi giorni la madre su Facebook - il mostro deve pagare”. Tante le domande che ancora attendono una risposta.