Venerdì 27 Dicembre 2024
Sentenza del Gip per il 57enne di Mascali accusato di duplice tentato omicidio


Diede fuoco alla ex e al compagno a Giardini: condannato a 12 anni

di Andrea Rifatto | 20/12/2018 | CRONACA

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Gli abiti delle vittime e nel riquadro l'arrestato

Pesante condanna per Fortunato Di Giuseppe Taormina, il 57enne di Mascali ma originario di Giardini Naxos, che il 12 agosto scorso diede alla sua ex e al nuovo compagno di lei mentre si trovavano in strada nel rione giardinese di Calcarone. Al termine del rito abbreviato chiesto dalla difesa dell’imputato, che ha comportato uno sconto di pena di sei anni, il Gip Eugenio Fiorentino del Tribunale di Messina gli ha inflitto 12 anni di carcere, per l’accusa di duplice tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dall’avere già riportato una condanna in primo grado per atti persecutori nei confronti della ex, e lo ha condannato al pagamento delle spese processuali, al risarcimento dei danni alle parti civili e a provvisionali da 30mila euro per la ex, la 49enne bulgara Zlatiana Andreeva Popova e di 15mila per il compagno Antonino Cavallaro, 57enne di Mascali, difesi nel processo dall’avvocato Michele Pansera. Disposta inoltre l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e quella legale per la durata della pena e la libertà vigilata per tre anni una volta che avrà scontato la condanna. La sentenza verrà depositata entro 30 giorni.

Quella domenica Di Giuseppe Taormina, difeso dall’avvocato Salvo Epaminonda, raggiunse le due vittime a Giardini, portando una tanica di carburante e degli accendini e aspettandole sotto casa della figlia di lei: appena li vide, intorno alle 8 del mattino, rovesciò del liquido infiammabile su Cavallaro dando fuoco alla sua maglietta e poi gettò una gran quantità di liquido sulla Popova facendo sviluppare le fiamme lanciando la maglia infuocata che il compagno era riuscito a sfilarsi, provocando a lui ustioni sul 30% del corpo e alla ex sul 60%. Per il pubblico ministero è stataun’aggressione diretta a provocare la morte dei due, salvati solo dal sopraggiungere provvidenziale di alcune persone che hanno soccorso le vittime, allertando 118 e Carabinieri. Fortunato Di Giuseppe Taormina fuggì ma la sera stessa venne arrestato dai militari dell'Arma a Mascali, grazie alle informazioni fornite dai colleghi della Compagnia di Taormina intervenuti quel giorno, e finì in carcere, ammettendo la sua responsabilità. La donna è rimasta ricoverata a lungo al Centro Grandi Ustioni di Palermo e tuttora è costretta a sottoporsi a continue visite.


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