Droga dei clan catanesi spacciata a Giardini Naxos e dintorni: scattano altri 11 arresti
di Redazione | ieri | CRONACA
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La mappa dello spaccio tra le due province
Scattano altri 11 arresti dopo l’operazione del 13 marzo che ha portato in carcere e ai domiciliari 35 persone nell’ambito dell’indagine diretta dalla Direzione Distrettuale antimafia di Messina e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina e della Compagnia di Taormina, che ha documentato l’influenza del clan mafioso “Cappello” di Catania nella fascia jonica della provincia messinese e che ha già consentito l’esecuzione di un’altra ordinanza di custodia cautelare per associazione finalizzata al narcotraffico, numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, estorsione e rapina, reati aggravati ai sensi dell’art. 416-bis.1 del codice penale, poiché commessi con metodo mafioso o con il fine di agevolare il clan etneo. Oggi i Carabinieri del Comando provinciale di Messina hanno dato esecuzione a un’altra ordinanza, emessa dalla Gip Ornella Pastore del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Dda, con cui sono state disposte misure cautelari personali nei confronti di 11 persone, indiziate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. All’operazione hanno preso parte oltre 60 Carabinieri, tra cui i militari del Nucleo Cinofili di Palermo per la ricerca di droga e armi. Già il 13 marzo, nell’ambito della sinergia investigativa attuata dalle Dda di Catania e di Messina, sotto il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, era stata eseguita dalla Guardia di Finanza una distinta ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo, per associazione di tipo mafioso e altro, nei confronti di altre 14 persone, tra cui appartenenti al clan “Cintorino”. Il provvedimento di oggi scaturisce dalle determinazioni del Gip del Tribunale di Messina a seguito degli esiti degli interrogatori preventivi di garanzia effettuati, sulla base della cosiddetta Legge Nordio 114/2024, su ulteriori indagati non indiziati del reato associativo. In particolare, le attività investigative hanno permesso di documentare le condotte di altri 11 soggetti operanti nello smercio della droga, principalmente cocaina e hashish. Nel dettaglio, è stata delineata l’operatività di soggetti che acquistavano le sostanze stupefacenti, per la successiva immissione nel mercato sui territori di Giardini Naxos e dei comuni limitrofi, dai due sodalizi attivi nel narcotraffico capeggiati dall’esponente del clan Cappello, Riccardo Pedicone, già raggiunto il 13 marzo scorso dalle misure cautelari. Tra i destinatari della misura cautelare figurano anche i fornitori di secondo piano ovvero occasionali di sostanze stupefacenti, operanti a Catania o nella zona sud della provincia di Messina, in favore delle due consorterie, le quali, comunque, si approvvigionavano della droga nella città etnea principalmente attraverso i canali del clan Cappello. Come emerso dall’indagine, infatti, i sodali delle due organizzazioni criminali dirette da Pedicone, nei casi in cui non avevano immediata disponibilità di stupefacenti, essendo in attesa dell’approvvigionamento dei grossi quantitativi da Catania (da dove, come dicevano loro, ne arrivavano “a quintali”), si sarebbero rivolti ad altri soggetti, a volte loro debitori, pur di scongiurare il rischio di soluzioni di continuità nell’attività di spaccio al minuto dello stupefacente; circostanza, questa, che avrebbe fatto loro perdere rilevanti “quote di mercato”. Le indagini hanno altresì disvelato il ruolo di Carmelo Riolo, pregiudicato per “associazione di tipo mafioso” quale appartenente al clan Cintorino, il quale era collegato con il vertice dei due sodalizi già disarticolati il 13 marzo. Riolo, infatti, insieme alla compagna (anche lei destinataria del provvedimento cautelare), avrebbe condotto l’attività di traffico di stupefacenti con cessioni di dosi di cocaina pressoché giornaliere a numerosi acquirenti, per lo più a Gaggi, rifornendosi in maniera continuativa a Catania. GLI ARRESTATI DI OGGI In carcere 1) Maurizio Carmelo Chisari, 56 anni di Motta Camastra Ai domiciliari 7) Arianna Cardillo, 29 anni di Gaggi
2) Francesco Cristaldi, 53 anni di Gravina di Catania
3) Manuel Leo, 32 anni di Giardini Naxos
4) Giuseppe Mansueto, 42 anni di Catania
5) Alessandro Manuli, 26 anni di Giardini Naxos
6) Carmelo Riolo, 61 anni di Gaggi
8) Fabio Balzano, inteso “mappina”, 40 anni di Taormina
9) Antonio Cacciola, inteso “Bob Marley”, 25 anni di Giardini Naxos
10) Nicolino Pagano, 57 anni di Gaggi
11) Roberto Paparo, 51 anni di Giardini Naxos.