Martedì 07 Maggio 2024
Amministratori, tecnici e imprenditori a processo per la gestione del servizio di raccolta


Emergenza rifiuti "truccata" a Giardini, l’ex sindaco e altri sette rinviati a giudizio

di Andrea Rifatto | 11/06/2023 | CRONACA

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Cassonetti stracolmi nel 2018

Sarà un processo a stabilire se negli anni scorsi vi siano state irregolarità nella gestione del servizio rifiuti a Giardini Naxos. Il giudice per l’udienza preliminare Claudia Misale del Tribunale di Messina ha infatti rinviato a giudizio tutti gli otto indagati dell’inchiesta che riguarda il periodo tra il 2017 e il 2020, accogliendo la richiesta formulata dal pubblico ministero Roberta La Speme, e il processo si aprirà il 4 ottobre. Sul banco degli imputati l'ex sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, gli imprenditori Angelo e Alberto Lapiana, titolari dell'impresa catanese “Progitec Srl”, i tecnici comunali Francesco Galeano e Giovanni Laganà, la funzionaria dell'Ufficio appalti del Comune Loretta Maria Sanfilippo, l'allora assessore al Bilancio Carmelo Villari e il funzionario dell'Asp di Taormina responsabile per autorizzazioni e controlli, Antonino Moschella (le qualifiche si riferiscono all'epoca dei fatti). A difenderli sono gli avvocati Giuseppe Valentino, Carmelo Peluso, Maria Claudia Giordano, Alfio Musumeci e Danilo Santoro. Diversi i reati contestati a vario titolo dalla Procura, dall'abuso d'ufficio alla rivelazione di segreti d'ufficio, dal falso alla turbativa d'asta, con una ipotesi anche di truffa. Secondo l’ipotesi d’accusa, formulate dal sostituto procuratore Rosanna Casabona, sarebbe stato prospettato uno stato di pericolo igienico-sanitario (“emergenza sanitaria”) non rispondente secondo l'accusa alla realtà, attraverso una serie di relazioni tecniche dei dipendenti comunali addetti al monitoraggio, con le classiche ordinanze sindacali contigibili e urgenti, nel territorio comunale.

Tutto ciò per poter affidare l'appalto del servizio di raccolta differenziata ed indifferenziata all'impresa Progitec dei fratelli Lapiana. Secondo la Procura, inoltre, la dipendente Sanfilippo deve rispondere di rilevazione di segreto ufficio (unico reato contestato), perché avrebbe rivelato ad Angelo Lapiana “notizie d'ufficio che dovevano rimanere segrete”, cioé le “determinazioni” di Lo Turco per la procedura di affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Il funzionario dell'Asp Moschella risponde solo di falso perché secondo l’accusa, redigendo una nota di servizio sulla situazione igienico-sanitaria a Giardini Naxos, “dichiarava falsamente di aver verificato l’inefficienza della raccolta di rifiuti solidi urbani”. L'aspetto legato alla turbativa d'asta ipotizza poi che Lo Turco, Galeano, Villari, i due Lapiana e Laganà, in concorso tra loro, avrebbero adeguato alcuni avvisi esplorativi del Comune per la ricerca di ditte specializzate, su istigazione dei Lapiana, ai requisiti tecnici posseduti dalla Progitec Srl “facendo risultare la suddetta ditta l'unica in possesso dei requisiti necessari per svolgere il servizio di raccolta differenziata ed indifferenziata dei rifiuti solidi urbani”.


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