Sabato 23 Novembre 2024
Rinviati a giudizio i vertici di due società dopo l'operazione della Finanza a fine 2020


Evasione fiscale da 6 milioni di euro alla "Gruppo Cucuzzella", in tre vanno a processo

di Andrea Rifatto | 03/03/2022 | CRONACA

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Le Fiamme gialle sequestrarono somme e beni per 400mila euro

Si aprirà un processo sull’evasione fiscale da quasi sei milioni di euro contestata oltre un anno fa dalla Guardia di Finanza al Gruppo Cucuzzella di Sant’Alessio Siculo, operante nel commercio di materiali edili e da costruzione. Era il dicembre 2020, infatti, quando le Fiamme gialle della Compagnia di Taormina eseguivano un sequestro preventivo per equivalente di disponibilità finanziarie e beni mobili, per un valore complessivo di 400mila euro, firmato dal gip Monia De Francesco nei confronti dei rappresentanti degli organi amministrativi di due società. Provvedimento arrivato a conclusione delle indagini della Finanza che contestavano la simulazione di uno stato di “incapienza finanziaria” finalizzato all’omesso versamento all’Erario di imposte (Iva, Inps, Ires, Inail) per un totale di 5 milioni 730mila 859 euro, somma accumulata sin dal 2011 con 64 cartelle di pagamento. Al termine delle indagini il pubblico ministero Antonio Carchietti ha chiesto tre rinvii a giudizio e il gup Valeria Curatolo ha accolto le istanze, mandando a processo Giovanni Cucuzzella, 45 anni, socio e amministratore di fatto della “Gruppo Cucuzzella Srl” e i messinesi Alessandro Nicolosi, 44 anni, rappresentante legale della “Gruppo Cucuzzella Srl” e Maria Costantino, 50 anni, amministratrice della “Gruppo GfG Edilizia Srl”. I tre sono accusati in concorso di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e il processo si aprirà il 6 febbraio 2023 davanti alla Prima Sezione penale del Tribunale di Messina in composizione monocratica. A difendere gli imputati è l’avvocato Salvatore Silvestro, mentre parte offesa è stata individuata l’Agenzia delle Entrate di Messina. L’inchiesta è partita dopo un esposto presentato il 24 luglio 2019 alla Procura della Repubblica da Salvatore Cucuzzella, fratello di Giovanni, che ha portato la Guardia di Finanza ad avviare accertamenti e acquisire documenti.

Secondo l’accusa i tre, “al fine di consentire alla Gruppo Cucuzzella Srl di sottrarsi al pagamento delle imposte, a fronte dell’emissione da parte dell’ente di riscossione di cartelle di pagamento per un importo complessivo di 4 milioni 033mila 424 euro (imposte sui redditi, Iva e Irap), alienavano simulatamente i beni dell’impresa e davano sede a condotte fraudolente idonee a rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva; segnatamente il 10 e 15 maggio 2019, la Gruppo Cucuzzella Srl alienava con negozio simulato a beneficio della Gruppo GfG Edilizia Srl - impresa il cui socio di maggioranza è Cucuzzella Giovanni - beni strumentali e merci (muletto elevatore, carroponte, sedie, tavoli, ombrelloni, tubi, rivestimenti, lamiere, coprimuro, tubolari e serbatoi), per un valore complessivo di 399.867 euro, senza richiedere e senza ricevere il pagamento del prezzo asseritamente pattuito”. La società “Gruppo Cucuzzella Srl” è stata poi dichiarata fallita dal Tribunale di Messina il 14 dicembre 2020, pochi giorni dopo il sequestro eseguito dalla Finanza.


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