Fattorie lager a Mongiuffi Melia, sequestrati 236 capi e denunciati due allevatori - VIDEO
di Redazione | 09/03/2021 | CRONACA
di Redazione | 09/03/2021 | CRONACA
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Alcuni dei maiali trovati dai finanzieri
Animali allevati e macellati clandestinamente, uccisi anche a colpi di mazza con gravi sofferenze e poi conservati in luoghi privi dei necessari requisiti. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Taormina nel corso di due distinti interventi nel comune di Mongiuffi Melia, per individuare fenomeni illegali nel settore agro-alimentare, dove sono stati sequestrati un mattatoio clandestino, con tanto di attrezzatura utilizzata per la macellazione, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione, e un allevamento di suini, ovini e caprini, autorizzato solo in parte, entrambi privi di qualsiasi documentazione sanitaria. Nel primo caso i finanzieri hanno individuato un’area abusivamente adibita ad attività di macellazione, ricavata all’interno di un allevamento, e hanno scoperto come il titolare dell’attività, in totale spregio alla normativa vigente in materia, procedesse all’uccisione degli animali con strumenti non regolari, provocandogli così gravi sofferenze con inaudita crudeltà, nonché come anche la conseguente conservazione delle carni macellate avvenisse utilizzando celle frigorifere sprovviste dei requisiti minimi richiesti: una vera e propria fattoria lager. Le attrezzature utilizzate per l’attività di abbattimento del bestiame, tra cui coltelli a lama lunga e mazze di ferro del peso di svariati chilogrammi, con cui - evidentemente - dapprima storditi, evisceravano gli animali, nonché la cella frigorifera, sono stati pertanto sottoposti a sequestro. Nello stesso sito sono stati trovati anche 58 capi di bestiame ancora vivi, tra suini, ovini e polli, tutti pronti per la macellazione, privi di qualsiasi indicazione sulla provenienza, nonché dell’apposita documentazione sanitaria. I capi di bestiame macellati in assenza di autorizzazioni e, pertanto, potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori, sono stati distrutti mediante incenerimento su disposizione della Procura della Repubblica di Messina, mentre gli animali vivi, per i quali si è accertata la mancata tracciabilità attraverso identificazione e registrazione alla Banca Dati del Servizio Veterinario, sono stati posti tutti sotto sequestro, in attesa delle determinazioni dell’Autorità veterinaria. L’allevatore, infine, in qualità di titolare della ditta sottoposta a controllo, è stato denunciato alla Procura della Repubblica in quanto responsabile dei reati di ricettazione e macellazione clandestina, che prevede la pena dell’arresto da sei mesi ad un anno e l’ammenda fino a 150mila euro. Nel corso del secondo controllo, invece, sempre a Mongiuffi Melia, i finanzieri di Taormina, unitamente ai funzionari dell’Asp-Servizio Sanità Animale di Taormina, hanno accertato come un’azienda agricola del luogo allevasse capi di bestiame, in particolare maiali, privi di qualsiasi indicazione sulla provenienza e la tracciabilità, nonché innumerevoli altri animali, tra ovini e caprini, ancora non sottoposti alla profilassi prescritta dalla normativa sanitaria. Nel dettaglio, i 12 suini privi di marchio auricolare identificativo sono stati sottoposti a sequestro penale, mentre i 166 animali privi di profilassi (154 ovini e 12 bovini), analogamente cautelati ma solo sotto il profilo sanitario e sequestrati con ordinanza sindacale su richiesta dell'Asp, che ha ritenuto di dover porre sotto sequestro cautelativo l'intero patrimonio zootecnico per poter svolgere adeguati controlli sugli animali. Anche in questo caso l’allevatore è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Messina, quale responsabile del reato di ricettazione, nonché sanzionato amministrativamente per la mancata osservanza delle disposizioni sanitarie vigenti. La Guardia di Finanza evidenzia come l’attività di servizio nello specifico comparto testimonia, ancora una volta, l’impegno quotidiano delle Fiamme gialle e della Procura della Repubblica di Messina al servizio della collettività nel rilevante settore della tutela del consumatore in ambito agro-alimentare: consumare carni macellate clandestinamente, oltre a potersi qualificare come un crudele business, espone i consumatori ai rilevantissimi rischi sanitari, non risultando gli animali sottoposti ad alcun controllo veterinario e privi di qualsiasi certificazione, a maggior ragione se conservate in spregio alle più elementari norme igieniche, nonché costituisce un indubbio danno per i tanti allevatori onesti che, con scrupolo, mettono in atto tutte le misure di sicurezza alimentare previste dalla legislazione vigente.