Venerdì 03 Gennaio 2025
Due campani intercettati e bloccati nel Catanese dopo l'allarme dato dai familiari


Finti carabinieri truffano un’anziana a Santa Teresa di Riva: arrestati da quelli veri

di Redazione | 30/12/2024 | CRONACA

2448 Lettori unici

Contanti e bracciale recuperati dall'Arma

Erano riusciti ad attuare la truffa dei finti carabinieri ai danni di un’anziana di Santa Teresa di Riva, ma sono stati beccati dai veri militari dell’Arma e per loro sono scattate le manette ai polsi. Protagonisti due uomini di 43 e 46 anni, entrambi provenienti dalla Campania e già noti alle Forze dell’Ordine, arrestati con l’accusa di truffa aggravata dai carabinieri delle Stazioni di Santa Teresa di Riva e Riposto. La vittima, una 86enne santateresina, è stata contattata telefonicamente da un interlocutore che spacciandosi per carabiniere era riuscito a convincerla a farsi consegnare denaro e preziosi in suo possesso: per persuaderla ha inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe rimasto coinvolto il figlio, con la richiesta di una finta cauzione per evitare l’arresto del familiare. Spaventata e preoccupata, la donna ha consegnato 600 euro e un bracciale in oro ai due individui che si sono presentati davanti al portone di casa sua, fingendo di essere appartenenti all’Arma. Sono stati i familiari della malcapitata ad avvisare i Carabinieri, al numero di pronto intervento 112, quando si sono accorti di essere rimasti anche loro vittime di un inganno che li aveva direttamente coinvolti: secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, infatti, i truffatori avevano contattato anche le utenze telefoniche della figlia e della nipote, che in quel momento si trovavano in casa con l’86enne, e con il chiaro intento di isolare l’anziana e architettato l'inganno del falso incidente del loro parente le avevano indotte ad uscire, in quanto convocate in caserma.

L’attività investigativa avviata nell’immediatezza e sviluppata attraverso rapidi accertamenti, ha permesso ai Carabinieri di rintracciare, nella zona di Riposto, in provincia di Catania, i due truffatori, trovati in possesso della somma della somma di denaro e del bracciale d’oro asportati all’anziana. Gli indizi raccolti a carico dei due fermati hanno permesso ai Carabinieri di procedere al loro arresto, sulla base degli elementi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, in ordine al reato di truffa aggravata. Ultimate le formalità di rito, i due arrestati sono stati ristretti nel carcere di Catania a disposizione dell’Autorità giudiziaria: l’arresto è stato convalidato e il giudice del Tribunale di Catania ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Questo episodio, concluso nel migliore dei modi con l’arresto in flagranza dei responsabili, è avvenuto in un periodo nel quale, nella provincia di Messina, si registrano vari casi in cui le persone anziane, contattate dai truffatori che inventano falsi incidenti o vicende giudiziarie in cui sono coinvolti parenti, comprendono di avere a che fare con malintenzionati e agganciano il telefono, allertando il 112. Per ultimo è successo a Giardini Naxos e a Gaggi. In quest’ultimo episodio, una 95enne, adescata dai truffatori, era stata “salvata” da una vicina che aveva ricevuto e letto la brochure elaborata e distribuita nei giorni precedenti dai Carabinieri nel corso degli incontri informativi con gli anziani per la prevenzione delle truffe.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.