Focolaio Covid nell'Oasi Sant’Antonio di Furci: "Siamo abbandonati dall’Asp”
di Redazione | 02/12/2020 | CRONACA
di Redazione | 02/12/2020 | CRONACA
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La struttura di Furci Siculo
Il Covid-19 entra in una struttura per anziani della zona jonica. Questa mattina sono infatti emersi dei contagi all’interno della casa protetta “Oasi Sant’Antonio” di Furci Siculo, gestita dalla società cooperativa “Comunità e Servizio”. Gli anziani risultati positivi sono quattro, di cui uno ricoverato in ospedale dal 118 perchè le sue condizioni sono più serie, ai quali si aggiunge un operatore. Una volta scoperti i casi, gli anziani contagiati sono stati spostati in un’ala dell’immobile e posti in isolamento, così come tutto il personale dell’Oasi si è messo in quarantena all’interno dell’edificio. I vertici della struttura denunciano di essere stati abbandonati dall’Asp: “Nonostante i protocolli di sicurezza e di prevenzione, alcuni tra gli ospiti della nostra comunità sono risultati positivi al tampone molecolare - spiega la direzione dell’Oasi Sant’Antonio - tamponi molecolari e tamponi rapidi effettuati in autonomia e senza l'intervento dell'Azienda sanitaria provinciale di Messina, che è stata e continua ad essere latitante nei nostri confronti. Una struttura residenziale per anziani, per sua ragione d'esistere, dovrebbe avere la massima copertura della vigilanza sanitaria, invece dall'inizio della pandemia nessuna attenzione ci è stata dedicata, nessuno screening sierologico, nessuna campagna di vigilanza con tamponi rapidi antigenici, nessun intervento di contenimento del contagio oggi che il virus è stato da noi scoperto. Aspettando gli interventi di competenza dell'Asp, abbiamo adottato autonomamente la più severa delle restrizioni: la quarantena. I nostri operatori con grande senso del dovere e spirito di sacrificio hanno deciso di porsi in isolamento con gli assistiti e a loro va la nostra stima e il sostegno massimo”. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Furci Siculo, Mateo Francilia: “Sono state mandate numerose richieste tramite mail e telefonate ma non c’è collaborazione da parte dell’Asp e dell’Usca - dice il primo cittadino - è impensabile sentirsi dire che non si ha a disposizione il mezzo o l’autista, chiedo all’Asp di trasferire subito i positivi in una struttura adatta”. A Furci i positivi al Covid sono attualmente 24, tenendo conto anche i cinque della casa protetta.