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Forza d’Agrò. Il Pm chiede la decadenza del sindaco Di Cara
di Andrea Rifatto | 13/02/2015 | CRONACA
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Il sindaco di Forza d'Agrò, Fabio Di Cara
Il sindaco di Forza d’Agrò, Fabio Di Cara, rischia di decadere dalla carica di sindaco. Oggi, infatti, il collegio per le cause elettorali del Tribunale di Messina ha discusso il ricorso presentato dall’ex capogruppo di minoranza Nino Bianca, teso a far tornare la cittadina forzese al voto in quanto vi sarebbe incompatibilità tra il capogruppo consiliare di maggioranza, Emanuele Di Cara, e il fratello sindaco. Secondo il ricorrente, assistito dall’avvocato Antonio Saitta, essendo il Consiglio comunale “chiamato ad assolvere un ruolo di indirizzo e di controllo politico amministrativo nei confronti degli organi di amministrazione attiva (sindaco e giunta), in caso di parentela tra componenti del consiglio e gli organi della giunta si realizzerebbe una commistione di ruoli tra controllore e controllato”. Nell’udienza odierna, durata circa un’ora, la causa è stata discussa dall’avv. Saitta, difensore di Bianca, mentre Fabio Di Cara era rappresentato dal prof. Antonino Gazzara e dall’avv. Salvatore Gentile. Il Pm, Antonio Carchietti, ha chiesto al Collegio (presidente Minutoli, relatore Orifici) l’accoglimento del ricorso e la decadenza del sindaco di Forza d’Agrò. Per attendere il verdetto bisognerà adesso attendere circa dieci giorni. Nota curiosa: l’avv. Antonio Saitta è già stato protagonista di querelle giuridico-amministrative in quel di Forza d’Agrò: nel 2000 vinse il ricorso che portò alla decadenza del sindaco Carmelo Lombardo per incompatibilità per lite pendente, mentre nel 2007 fu “protagonista” dell'uscita dal palazzo municipale del primo cittadino Bruno Miliadò in seguito ad una condanna penale. Se anche il terzo "colpo" andrà a segno lo vedremo tra pochi giorni.