Venerdì 03 Gennaio 2025
Rinviati a giudizio per il mancato funzionamento del depuratore fognario di Scifì


Forza d’Agrò, sindaco e due tecnici sotto processo per inquinamento ambientale e omissione

di Andrea Rifatto | 25/12/2024 | CRONACA

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L'attuale tecnico Lombardo e il sindaco Miliadò

Finiscono sotto processo il sindaco e due tecnici del Comune di Forza d’Agrò, accusati della cattiva gestione del depuratore fognario della frazione Scifì. La giudice dell’udienza preliminare Ornella Pastore ha infatti rinviato a giudizio il primo cittadino Bruno Miliadò, il responsabile dell’Area Tecnica Salvatore Lombardo e il suo predecessore Sebastiano Stracuzzi per la vicenda legata al sequestro dell’impianto di smaltimento dei reflui effettuato nell’agosto 2022 dalla Guardia di Finanza di Taormina. Il processo a carico dei tre, difesi dagli avvocati Salvatore Gentile, Fabio Di Cara e Felice Di Bartolo, si aprirà il prossimo 4 marzo. Sindaco e tecnici sono accusati, in concorso tra loro, del reato di inquinamento ambientale «perché nelle rispettive qualifiche (Miliadò di sindaco, Lombardo di responsabile dell’Ufficio tecnico dall’1 gennaio 2022 e Stracuzzi fino al 31 dicembre 2021), abusivamente cagionavano un deterioramento significativo e misurabile delle acque della fiumara di Agrò e delle zone ad essa adiacenti, facendo realizzare un sistema di scarico di reflui fognari non trattati»; del reato di getto pericoloso di cose perchè «con la condotta di cui al capo a) dell'imputazione versavano in luogo pubblico cose atte ad offendere le persone, segnatamente reflui fognari non trattati».

I tre devono rispondere anche del reato di rifiuto di atti d’ufficio in quanto «omettevano indebitamente di compiere un atto del loro ufficio che, per ragioni di igiene e sanità, doveva essere compiuto senza ritardo; segnatamente, gli stessi, nell'ambito delle loro attribuzioni, omettevano di adeguare l'impianto di depurazione comunale agli standard della normativa di settore». I fatti contestati sono stati accertati l’11 agosto 2022 e per i capi a) e c) a Miliadò viene contestata la recidiva specifica reiterata. In quell’estate di due anni fa l’impianto di depurazione di Scifì era fuori uso, come dimostrava anche il quadro elettrico bruciato già da tempo, ed era evidente la fuoriuscita di reflui fognari sulla stradina sterrata poco più a valle, segno che il meccanismo depurativo non funzionava a dovere come avrebbe dovuto. Solo di recente il Comune ha ammodernato il depuratore per rimetterlo in funzione, ma ancora oggi lo scarico dei reflui depurati nel torrente Agrò avviene senza autorizzazione della Regione, visto che quella concessa nel 1999 è ormai scaduta.


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