Francavilla di Sicilia. Arrestato 39enne per incendio e furto
14/02/2015 | CRONACA
14/02/2015 | CRONACA
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Ancora una notte di fuoco a Francavilla di Sicilia. Ma l’incubo per gli abitanti della cittadina della Valle dell’Alcantara pare sia finito. Da giorni, infatti, si verificavano incendi apparentemente inspiegabili all’interno di abitazioni: episodi che fortunatamente non avevano comportato conseguenze per le persone, rendendo però inagibili alcuni stabili. I militari della locale stazione, al comando del maresciallo Garagozzo, avevano avviato subito le indagini battendo alcune piste senza però giungere a concreti esiti investigativi. Venerdì una nuova segnalazione: poco dopo la mezzanotte i carabinieri hanno avuto notizia di un incendio in un casolare disabitato adibito a deposito in contrada Cappuccini. Negli stessi istanti un altro incendio divampava nei locali della mensa sociale, dall’altra parte del paese. Gli uomini dell’Arma avevo però già individuato il possibile autore degli atti incendiari. Così mentre alcuni si recavano alla mensa di via Liguria, dove dopo aver abbattuto la porta di ingresso e domato l’incendio con gli estintori a disposizione attendevano l'arrivo dei Vigili del Fuoco, impegnati nell’altro incendio, evitando conseguenze ben più gravi data la presenza del gas per i fornelli, altri colleghi raggiungevano a casa il 39enne Massimiliano Scarpinato, nato a Palermo ma di fatto domiciliato a Francavilla di Sicilia. Su di lui erano confluiti i sospetti anche nel recente passato. Il presunto autore del reato, già noto alle forze dell’ordine, veniva trovato in possesso di alcuni generi alimentari sottratti poco prima dalla mensa sociale. Nel corso della perquisizione veniva inoltre notata una autoradio risultata poi rubata rubata la stessa sera da una autovettura parcheggiata in via Mazzini. Le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza confermavano la tesi dei carabinieri. Messo alle strette il sospettato confermava le accuse ammettendo la propria responsabilità. L’uomo è stato portato subito dopo a Messina presso il Palazzo di Giustizia per l’udienza di convalida, dove l’arresto è stato convalidato e l’avvocato difensore ha chiesto i termini a difesa. Il giudice, valutati tutti gli aspetti della vicenda e le caratteristiche del reo, ne ha disposto la custodia cautelare in carcere. I beni rubati sono stati subito restituiti agli aventi diritto.