Gaggi, 25enne arrestato dai Cc per detenzione e spaccio di droga
di Redazione | 08/04/2021 | CRONACA
di Redazione | 08/04/2021 | CRONACA
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la droga e il denaro sequestrati dai carabinieri
Un giovane di Gaggi è stato arrestato martedì dai carabinieri della Compagnia di Taormina con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo, Simone Raiti, 25 anni, già noto alle Forze dell'ordine, era tenuto d'occhio da tempo dai militari del Nucleo Operativo, che avevano predisposto specifici servizi di osservazione dopo che i colleghi della Stazione di Graniti avevano notato movimenti sospetti di persone nei pressi della sua abitazione. Nel tardo pomeriggio di martedì, avendo fondato motivo di ritenere che all’interno dell’abitazione del giovane fosse occultata della sostanza stupefacente, i carabinieri hanno quindi deciso di intervenire per effettuare una perquisizione domiciliare, durante la quale hanno notato un plico che, sulla base di quanto dichiarato dal destinatario, avrebbe dovuto contenere dei cosmetici. Tuttavia i militari, notando l’atteggiamento nervoso e preoccupato assunto dal 25enne in quel momento, hanno deciso di ispezionarlo, trovando al suo interno un panetto contenente circa di 100 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish, confezionata in sottovuoto. Nel corso della perquisizione degli altri locali sono stati rinvenuti ulteriori 5 grammi circa della medesima sostanza stupefacente, occultati in un bauletto della camera da letto, nonché la somma contante di 70 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio. La somma di danaro e la sostanza stupefacente, preventivamente sottoposta agli accertamenti di laboratorio che hanno evidenziato uno stato di purezza tale da poter consentire di ricavare circa 600 dosi, sono stati sequestrati e Simone Raiti è stato arrestato, in flagranza di reato, poiché ritenuto responsabile detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ultimate le formalità di rito, l’arrestato, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari: ieri è comparso dinnanzi al giudice del Tribunale di Messina che ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri ed ha applicato all’indagato la misura dell’obbligo di firma in caserma.