Getta rifiuti nel torrente sulla strada Nizza-Fiumedinisi, anziano beccato e multato
di Andrea Rifatto | 08/02/2021 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 08/02/2021 | CRONACA
2604 Lettori unici
Gli agenti non hanno avuto scelta
Quando lo hanno notato gettare quei sacchetti di spazzatura nel letto del torrente non volevano credere ai loro occhi. Poi, una volta resisi conto di averci visto giusto, si sono avvicinati e hanno agito di conseguenza. È quanto accaduto questa mattina sulla strada intercomunale Nizza-Fiumedinisi, dove la Polizia metropolitana ha beccato in flagranza un uomo che ha lanciato due buste contenenti rifiuti indifferenziati nell’alveo del torrente Fiumedinisi, a pochi metri di distanza dall’arteria di collegamento tra i due comuni. L’incivile è stato identificato e multato dagli agenti, guidati dal comandante Antonino Triolo, con un verbale per violazione del D.Lgs. 152/2006 e una pesante sanzione di 600 euro: si tratta di un 81enne nizzardo che anzichè conferire i propri rifiuti con la raccolta differenziata porta a porta ha ritenuto di potersene sbarazzarsene nel torrente, al di là del muro d’argine, pensando di farla franca. Proprio oggi, però, si è imbattuto in una pattuglia della Polizia metropolitana che stava effettuando un sopralluogo sulla Nizza-Fiumedinisi anche in vista dell’attivazione del sistema di videosorveglianza realizzato nelle scorse settimane (i lavori, costati 15mila 600 euro, sono stati effettuati dalla ditta “New Services di Siligato Antonino Sebastiano” di Mongiuffi Melia), in seguito all’accordo siglato lo scorso agosto tra i Comuni di Nizza e Fiumedinisi con la Città metropolitana di Messina per la repressione e la prevenzione dell’abbandono incontrollato di rifiuti, la salvaguardia della sicurezza stradale e la riqualificazione ambientale. Nelle prossime settimane le telecamere saranno attive sistema sarà attivo e l’accordo prevede che le sanzioni e gli accertamenti ambientali vengano effettuati dagli operatori della Polizia metropolitana che garantirà inoltre un servizio settimanale su un giorno per ciascun territorio comunale, anche nelle strade non provinciali, dove si reputi necessario; i Comuni si sono impegnati invece a fornire la necessaria assistenza e le informazioni relative alle attività di controllo e repressione dei reati ambientali, integrando per sei ore a settimana, con tre ore per ciascun ente, l’orario di lavoro dell’operatore della Polizia metropolitana necessario per svolgere il servizio.