Mercoledì 08 Gennaio 2025
I legali di Stracuzzi e La Maestra escludono responsabilità e confidano nell'archiviazione


Giardini, l'indagine sul costone di Ortogrande: sindaco e tecnico respingono le accuse

di Andrea Rifatto | ieri | CRONACA

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Il sindaco Giorgio Stracuzzi

«Abbiamo già contestato la situazione di presunta inerzia dell’Amministrazione comunale ipotizzata dalla Procura nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari in relazione all’imputazione di rifiuto di atti di ufficio, ricevuto anche dal sindaco quale atto dovuto, in relazione al pericolo di frana (mai concretamente registratosi) del costone roccioso di Ortogrande». Gli avvocati Carlo Faranda ed Antonino Criscì, difensori del primo cittadino di Giardini Naxos Giorgio Stracuzzi, commentano così con una nota la notizia pubblicata nei giorni scorsi in merito all’informazione di garanzia notificata al loro assistito (insieme ai tecnici comunali Sebastiano La Maestra e Francesco Galeano), accusato di aver omesso l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del costone nonostante la presenza di abitazioni e strutture alberghiere. «Detta apparente inerzia è già stata ampiamente contestata con una memoria depositata alla Procura poco prima del Santo Natale, con la produzione anche di importanti documenti che non erano ancora nella disponibilità degli inquirenti - spiegano i legali - siamo certi che la Procura saprà fare le proprie più opportune valutazioni di questi documenti e con essi delle osservazioni difensive, fiduciosi che si potrà addivenire nell’immediatezza ad una richiesta di archiviazione in favore del sindaco, tenuto altresì conto che, sempre prima delle festività natalizie, il Comune ha approvato il bilancio di previsione ed è riuscito a reperire i fondi di notevole entità - più di un milione di euro - necessari per la messa in sicurezza del costone. In tal modo sarà possibile soddisfare definitivamente le esigenze di sicurezza della popolazione e quelle commerciali della società denunciante, proprietaria di uno degli appezzamenti di terreno - concludono gli avvocati Faranda e Criscì - e come riferito dall’Amministrazione naxiota, tale messa in sicurezza potrà favorire un più ampio quadro di riqualificazione della zona anche eventualmente con la collaborazione e gli investimenti frattanto prospettati dalla stessa società». 

L’avvocato Ferdinando Logorelli, difensore dell’architetto La Maestra, evidenzia come «il mio assistito non ha mai omesso alcuna iniziativa a fronte delle istanze della società denunciante, incontrando come unico ostacolo la mancanza di dotazione finanziaria da parte dell’Amministrazione comunale che non ha mai riscontrato tutte le richieste di assegnazione fondi che sono state fatte per l’esecuzione delle opere necessarie, fino all’ultima del 6 novembre scorso e quindi ben prima di essere a conoscenza dell’esistenza del procedimento di indagine. Nonostante il mancato riscontro da parte dell’Amministrazione alle richieste di fondi e dotazioni economiche per fare fronte a quanto richiesto dal consulente tecnico d’ufficio del Tribunale, l’architetto La Maestra procedeva, nei limiti delle risorse effettivamente disponibili, ad effettuare interventi di manutenzione e pulizia per le opere di contenimento e protezione dal pericolo di crollo realizzate sul costone roccioso di Ortogrande. Inoltre - aggiunge l’avvocato Logorelli - le aree generatrici dei potenziali e non provati crolli sono di esclusiva proprietà della società denunciante e nessuna iniziativa può assumere l’Ufficio Tecnico del Comune di Giardini Naxos, di cui è responsabile l’architetto Sebastiano La Maestra, all’interno di un’area di cui non è proprietario e sulla quale non gode di alcun diritto».


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