Giardini Naxos, tenta di strangolare la convivente e di suicidarsi: arrestato 64enne
di Redazione | 22/06/2019 | CRONACA
di Redazione | 22/06/2019 | CRONACA
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Provvidenziale l'arrivo dei militari dell'Arma
Prima ha cercato di uccidere la convivente, poi di suicidarsi. Ma fortunatamente non è riuscito nel suo intento ed è stato arrestato e rinchiuso in carcere. Protagonista di una notte di follia è un 64enne italiano di Giardini Naxos, finito in manette per tentato omicidio dopo l’intervento dei carabinieri della locale Stazione, giunti alle 4.16 nell'abitazione della coppia su richiesta dei vicini di casa, che hanno udito le urla della donna che invocava aiuto facendo scattare l’allarme. I militari hanno bloccato nell’androne di casa l’aggressore, che in stato di agitazione era stato da poco aiutato da due testimoni che a gran fatica avevano tolto una fascetta in plastica che lo stesso uomo si era messo al collo nel tentativo di soffocarsi. Alla vista dei militari la donna, una 41enne italiana, si presentava con un occhio tumefatto, profondi segni di soffocamento e ferite sanguinanti dallo zigomo e dal naso. Successivamente i carabinieri, vista la grave situazione, hanno effettuato una perquisizione domiciliare riscontrando che nella stanza da letto vi erano le lenzuola e le federe con evidenti macchie ematiche. La biancheria è stata sequestrata insieme a due fascette intrise di sangue rinvenute nel pianerottolo di casa e che a dire dei testimoni avevano reciso dal collo dell’uomo che tentava di strangolarsi. La donna, sentita in sede di denuncia/querela, ha riferito che da qualche mese i rapporti con il convivente si erano deteriorati in quanto l'uomo faceva abuso di alcool e che pertanto lei si era allontanata per un breve periodo di tempo. La vittima nel suo racconto ha dichiarato di non aver mai sporto denuncia nei confronti del convivente e di essersi riavvicinata all’uomo solo nelle ultime tre settimane grazie alla mediazione di alcuni amici. Ieri sera i due si erano recati a cena in un locale di Giardini Naxos facendo rientro verso l’1-1.30. Una volta a casa, durante la notte, la 41enne ha sentito che il compagno si avvicinava al letto e l’aggrediva tentando di stringerle al collo delle fascette di plastica del tipo autobloccanti. In lacrime ha riferito come per puro caso sia riuscita a divincolarsi dalla morsa dell’uomo e a gridare aiuto richiamando l’attenzione dei vicini di casa. L’aggressore inoltre, nel tentativo di impedirle la difesa o l’intervento dei figli i quali non erano in casa ma avevano la disponibilità di altre chiavi, ha inserito le chiavi nella serratura della porta d’ingresso ma la vittima è riuscita a vincere la resistenza dell’uomo e a scappare da casa gridando aiuto. I carabinieri hanno quindi accompagnato la 41enne all’ospedale di Taormina dove i sanitari le hanno riscontrato una sospetta emorragia cerebrale nonché lesioni allo zigomo destro, all’occhio destro ed al collo. L’aggressore, espletate le formalità di rito, è stato tratto in arresto dai carabinieri della Compagnia di Taormina, coordinati dal capitano Arcangelo Maiello, e condotto nella casa circondariale di Messina Gazzi in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale di Messina. I carabinieri ricordano come le denunce da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori siano di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela. L'immediatezza della risposta della polizia giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che tramie il Protocollo Rosa ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.