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Giovane aggredito a S. Teresa, identificato un messinese: "Mi sono solo difeso"
di Andrea Rifatto | 23/07/2019 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 23/07/2019 | CRONACA
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È stato identificato l’autore dell’aggressione a Gianluca Trimarchi, il 27enne originario di Nizza ma residente a Roccalumera ferito gravemente la scorsa notte fuori dalla discoteca “Mamma Mia” di S. Teresa di Riva. Si tratta un trentenne messinese, Francesco Saporito, istruttore di arti marziali e titolare del lido Golden Beach, individuato nelle ore successive al fatto dai carabinieri della Stazione di S. Teresa, ai comandi del luogotenente Maurizio La Monica, che hanno svolto le indagini consegnando al magistrato tutti i riscontri investigativi. Dunque non è escluso che già nelle prossime ore possano esservi sviluppi di natura giudiziaria nei suoi confronti. Secondo una prima ricostruzione Trimarchi è stato colpito dopo essersi avvicinato all'auto di Saporito, che stava discutendo con altre persone dopo un tamponamento da cui è nato un diverbio. Il 27enne è stato condotto nella notte dall’ambulanza del 118 al Policlinico di Messina, dove è giunto con una diagnosi di trauma cranico e zigomo gonfio che con il passare delle ore è notevolmente peggiorata facendolo precipitare in coma, anche a causa di una frattura cranica che ha portato i medici a sottoporlo ad un delicato intervento chirurgico nel reparto di Neurochirurgia, durato parecchie ore. Le sue condizioni rimangono gravi, la prognosi è riservata e non sarebbe ancora fuori pericolo. Gianluca, descritto da tutti come un ragazzo pacato e generoso, lavora come cameriere all'A18 di Roccalumera, che oggi è rimasto chiuso “perché sentiamo il bisogno di stare vicino ad un nostro collaboratore e vi invitiamo a pregare per lui” hanno scritto i gestori sulla pagina Facebook del locale. Questa sera nella chiesa madre di Forza d’Agrò, paese dove il 27enne è cresciuto in quanto il padre prestava servizio alla locale Stazione Carabinieri, si è tenuta una veglia di preghiera per lui. L’aggressore ha giustificato il suo gesto su Facebook pubblicando alcuni post: il primo intorno alle 16, che poi ha rimosso, sostenendo di essersi “soltanto difeso da persone con bottiglie in mano”; il secondo alle 20.40: “Io sono per la legittima difesa non volevo che succedesse tutto questo! Ho il cuore infranto e solo il Signore sa quanto non ho fatto altro che pregare e piangere! Dico solo che le vicende sono diverse io non sono un pazzo! Il giovane si è intromesso in una discussione non sua di un piccolo tamponamento avvenuto! Ci sono stati battibecchi dopo di che si è avvicinato con una bottiglia in mano io per paura ho dato un pugno! Purtroppo finito male! A quel momento tutti mi hanno assalito circa un trenta persone! Uno mi ha inseguito con la bottiglia un signore di grandi età! A quel momento preso dal panico sono scappato! Le trenta persone hanno macinato la macchina a calci e aggredito chi era con me! Io non conosco chi era ma so che era 2 metri per 100 kg per paura anche della bottiglia in mano ho dato un pugno e dopo un minuto sono scappato subito nella centrale di Tremestieri dichiarando tutto! Comunque sono felice che si sia ripreso e spero mi possa perdonare ma ho avuto paura chiedo scusa non pensavo potesse succedere tutto questo”.