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I "furbetti del cartellino" al Comune di Furci: condanne definitive per 14 impiegati
di Andrea Rifatto | 20/11/2022 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 20/11/2022 | CRONACA
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Il blitz della Polizia scattò nel 2016 in municipio
Diventano definitive le 14 condanne in appello contro i “furbetti del cartellino” per i casi di assenteismo durante l’orario di lavoro al Comune di Furci Siculo, una vicenda esplosa nel 2016 che che destò molto scalpore in paese. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili tutti i ricorsi presentati dai legali difensori di nove imputati contro la sentenza di secondo grado del dicembre 2021, che ha confermato o rideterminato 14 condanne su 20 del primo verdetto del 2020 e assolto sei imputati. Restano immutate, dunque, le pene per un totale di 17 anni e sei mesi per Grazia Andronico (un anno e un mese), Rosa Briguglio (un anno e sei mesi), Carmelo Caminiti (un anno e due mesi), Silvana Chillemi (un anno e due mesi), Monica Beatriz Foti (un anno e due mesi), Antonietta Interdonato (un anno e due mesi), Santa Lino (un anno e un mese), Paul Manuli (un anno e quattro mesi), Nunziata Paccione (un anno e un mese), Lucia Riggio (un anno e due mesi), Maria Concetta Salicola (un anno e un mese), Rosaria Sgroi (un anno e due mesi), Angelo Siti (un anno e dieci mesi) e Maria Antonia Toscano (un anno e sei mesi), con multe da 450 a 3mila euro e pene sospese. Andronico, Lino, Sgroi, Siti e Toscano non hanno presentato ricorso in Cassazione. I reati contestati ai dipendenti, per il periodo tra il 22 giugno e il 23 luglio 2015, erano truffa aggravata e falsa attestazione della presenza in servizio per essersi allontanati dal posto di lavoro senza timbrare il badge, aver affidato a colleghi la timbratura del proprio tesserino oppure aver lasciato il municipio per motivi di servizio ma senza autorizzazione. Le indagini sono state condotte dalla Polizia di Stato di Taormina dopo la denuncia dell’allora sindaco Sebastiano Foti e sfociarono nel 2016 nel blitz in municipio con la notifica di 16 misure cautelari e 65 indagati. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Angela Ruggeri, Giuseppina Nicita, Anna Scarcella, Giovanni Randazzo, Enrico Ricevuto, Antonio Scarcella, Adriana La Manna e Massimo Brigandì. Il Comune di Furci Siculo era parte civile con l’avvocato Alessandro Vaccaro.