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Inchiesta Fenapi, il Riesame annulla l’ordinanza di arresto per De Luca e Satta
di Andrea Rifatto | 24/11/2017 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 24/11/2017 | CRONACA
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De Luca e Satta
Il Tribunale del Riesame di Messina ha accolto i ricorsi di Cateno De Luca e Carmelo Satta annullando l’ordinanza di custodia cautelare firmata il 3 novembre dal Gip Monia De Francesco, che l’8 novembre ha portato agli arresti domiciliari il neodeputato regionale Udc-Sicilia Vera e l’ex presidente della Fenapi, accusati di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale nell’ambito di un’inchiesta che vede indagate altre otto persone. Per entrambi lunedì il Gip Carmine De Rose, in seguito all’interrogatorio di garanzia, aveva revocato i domiciliari disponendo la misura interdittiva del divieto di ricoprire ruoli apicali in enti. Il Collegio del Riesame, presieduto da Antonino Francesco Genovese e formato dai giudici Alessia Smedile e Giuseppe Miraglia, ha annullato l’ordinanza disponendo l’immediata cessazione degli effetti e delle prescrizioni relativi alle misure cautelari personali. Cadono dunque le esigenze cautelari inizialmente valutate dal giudice, che hanno portato agli arresti, e tutte le misure interdittive ancora rimaste. Nell’interesse del Caf Fenapi Srl, è stato annullato anche il sequestro preventivo da 1,7 milioni di euro sui conti correnti e gli immobili del Caf e sui beni immobili intestati a De Luca e Satta, con l’immediata restituzione. Le motivazioni del provvedimento saranno depositate entro 45 giorni. “A quanto pare l’arresto mio e di Satta è illegittimo – ha commentato Cateno De Luca su Facebook – non solo, ma ci sono stati restituiti tutti i beni, di conseguenza significa che il teorema della Procura era un vero e proprio complotto”. “Satta, De Luca ed il Caf Fenapi Srl non dovevano essere destinatari di nessuna misura cautelare” – ha aggiunto l’ex presidente Fenapi.