Sabato 23 Novembre 2024
La donna è riuscita a rifugiarsi dai Carabinieri raccontando tutti i soprusi subiti


Insegue la ex convivente e tenta di speronarla con l'auto: 27enne arrestato a Gaggi

di Redazione | 10/05/2023 | CRONACA

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L'Arma ricorda l'importanza della denuncia

È riuscita a rifugiarsi dai carabinieri sfuggendo all’uomo che la inseguiva e poco dopo per lui è scattato l’arresto. A finire in manette a Gaggi è stato un 27enne catanese, già noto alle Forze dell’ordine, arrestato dai carabinieri della Stazione di Graniti con l’accusa di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente. A seguito di una richiesta pervenuta al numero di pronto intervento 112, i militari hanno fermato il giovane dopo che ha tentato di speronare un’autovettura condotta da una giovane donna con a bordo il figlio. Dalle dichiarazioni rese dalla vittima, i carabinieri hanno avuto modo di apprendere che in seguito di un precedente dissidio, il 27enne la stava pedinando con l’intento di impedirle di recarsi in caserma per sporgere una querela nei suoi confronti. La donna, prontamente rassicurata e calmata dai militari dell’Arma, ha confermato che non si era trattato di un singolo episodio, dichiarando di aver subito, nel tempo, reiterati atti vessatori, di molestia e minacce (anche di morte) da parte dell’ex convivente e di aver già richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine in altre circostanze analoghe. Quanto denunciato dalla giovane ha trovato conferma e riscontro negli accertamenti svolti dai carabinieri della Stazione di Graniti, che hanno individuato l’uomo e lo hanno arrestato. Questa mattina, all’esito dell’udienza al Tribunale di Messina, il giudice ha convalidato l’arresto del 27enne ed ha disposto per lui la misura della custodia cautelare in carcere.

I Carabinieri ricordano che le segnalazioni e le denunce da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere rivestono una fondamentale importanza per gli organi demandati a perseguire tali tipologie di delitti, poiché consentono un immediato intervento di tutela nei loro confronti. La tempestività della risposta della polizia giudiziaria in tale ambito discende da una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, costantemente sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per poter fornire una tutela adeguata e quanto più rapida possibile alle vittime vulnerabili. 


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