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"Cricca degli incidenti": quattro imputati tornano agli arresti, per due obbligo di firma
di Andrea Rifatto | 21/11/2022 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 21/11/2022 | CRONACA
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Il processo è iniziato lo scorso aprile
Tornano agli arresti domiciliari quattro degli undici imputati del processo sulla cricca degli incidenti, che vede alla sbarra undici persone accusate di far parte di una compagine dedita alla corruzione nel settore degli appalti per il ripristino delle strade nella zona jonica, dopo sinistri con sversamenti di liquidi e detriti o danni alle infrastrutture. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato i ricorsi presentati dai legali difensori contro la decisione del Tribunale del Riesame, che a luglio ha accolto l’appello del pubblico ministero Rosanna Casabona, dopo le ordinanze di marzo del giudice Simona Finocchiaro, che a seguito dell’udienza preliminare e il rinvio a giudizio di tutti gli indagati ha revocato gli arresti, disponendo in sostituzione altre misure interdittive. Adesso, visto che la decisione del Riesame è divenuta definitiva, è stata ripristinata la misura cautelare degli arresti domiciliari per Alessandro Molteni e Santo Triglia, rispettivamente ex comandante e ispettore della Polizia locale di Letojanni; Antonino Navarria, amministratore della società “Sos Strade Srl” di Mascalucia e Andrea Lo Conti, titolare della ditta “La Car” di Santa Teresa di Riva, con il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che coabitano con loro. Torna anche l’obbligo di firma per Elisa Molteni (figlia dell’ex comandante) e per Gaetana Cardile (moglie di Triglia), che dovranno presentarsi quotidianamente alla Stazione Carabinieri territorialmente competente. La Cassazione ha invece annullato la decisione del Riesame, rinviando al Tribunale di Messina, in merito alla posizione di Antonino Triolo, ex comandante della Polizia metropolitana, che rimane dunque in libertà. Per Triolo, Molteni e Triglia il gup aveva sostituito gli arresti con la sospensione dall’esercizio della pubblica funzione per otto mesi e interdizione temporanea da tutte le attività inerenti il pubblico ufficio; a Lo Conti era stato vietato di ricoprire cariche direttive per otto mesi all’interno di società, mentre ad Elisa Molteni e Cardile era stato revocato l’obbligo di firma. Provvedimenti adesso annullati dalla Cassazione, che non ha ancora depositato le motivazioni della decisione. Secondo il Riesame le misure interdittive applicate dal gup erano “del tutto inadeguate a scongiurare il pericolo, concreto ed attuale, che gli imputati possano, anche dall’esterno e pur non ricoprendo incarichi formali nella Pubblica Amministrazione o cariche in seno ad uffici direttivi di imprese, riprodurre l’ingegnoso schema corruttivo e fraudolento accertato nelle indagini, avvalendosi di co-interessenze illecite e mettendo così a frutto la propria comprovata esperienza maturata nel settore”. A processo davanti al Tribunale di Messina ci sono anche Antonello Cosentino (dipendente dell’Ufficio tecnico comunale di Santa Teresa di Riva), il figlio Filippo (ex dipendente “Sos Strade Srl”), Antonio Iantorno (amministratore di fatto della “Aelle Srl”), tutti rimasti sempre a piede libero, e la “Sos Strade”. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo e con partecipazioni differenti, di associazione a delinquere, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e fraudolento danneggiamento dei beni assicurati. La prossima udienza si terrà mercoledì 23 novembre e tra coloro che saranno ascoltati ci sarà anche il maresciallo Domenico Musolino, ex comandante della stazione Carabinieri di Mongiuffi Melia (oggi a Roccalumera), comune dove nel 2019 si verificò un incidente anomalo dal quale presero il via le indagini.