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La morte di Catena Russo: indagato il 17enne per omicidio stradale e disposta l'autopsia
di Andrea Rifatto | ieri | CRONACA
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Lo scooter che ha travolto la donna
La valle d’Agrò piange una sua cittadina strappata troppo presto alla vita. Incredulità e sgomento è quanto provano dalla notte tra lunedì e martedì coloro che conoscevano Catena Russo, la 58enne di Roccafiorita spentasi dopo l’incidente in cui è rimasta coinvolta alle 19.55 di lunedì a Sant’Alessio Siculo. Poco più di tre ore dopo l’arrivo all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina il suo cuore ha smesso di battere e a nulla sono valsi i tentativi dei medici di tenerla in vita. Una morte che ha inevitabilmente sconvolto i familiari, con il marito Alfio Lo Giudice e il figlio Carmelo rimasti al suo fianco sin dal momento dell’incidente, mentre la figlia Valentina che vive in Toscana è arrivata nelle ore successive in nottata. La vittima risiedeva con la famiglia a Santa Teresa di Riva, in una villetta nel quartiere Portosalvo, e svolgeva la professione di operatrice socio-sanitaria all’ospedale di Mineo, attualmente in convalescenza in seguito ad un intervento chirurgico al quale si era sottoposta: una donna molto attiva a Roccafiorita, suo borgo natio, specialmente in parrocchia, sempre con il sorriso e disponibile verso gli altri. L’amica di tutti, in un paese che è una famiglia. La Procura della Repubblica per i minorenni di Messina ha aperto un’inchiesta e il 17enne conducente dello scooter Honda Sh 125cc che l’ha travolta sulla Statale 114, alla guida con il foglio rosa, è indagato per il reato di omicidio stradale: questa mattina la sostituta procuratrice Annalisa Arena della Procura per i minorenni di Messina conferirà l’incarico al medico legale Daniela Sapienza per eseguire un esame esterno sulla salma della vittima e se necessario anche l’autopsia, operazioni che avverranno in giornata nella camera mortuaria dell’ospedale di Taormina. La famiglia di Catena Russo ha nominato come legale l’avvocato Santino Russo, che ha scelto come consulente di parte per partecipare alle operazioni peritali il medico legale Gennaro Baldino, mentre il minorenne è difeso dagli avvocati Angelo Colosi e Tommaso Autru Ryolo. Solo dopo gli accertamenti del medico legale la salma sarà restituita ai familiari per la celebrazione dei funerali, che si terranno sabato 21 dicembre, alle ore 15, nella chiesa Santa Maria Immacolata di Roccafiorita. Lunedì sera la 58enne si trovava con il marito nella cittadina del Capo ed era scesa dall’auto sulla via Consolare Valeria, la Statale 114, per recarsi a prelevare allo sportello Postamat situato al centro del paese, al km 36,400 della Orientale sicula, ma mentre attraversava la strada di ritorno verso la vettura è stata travolta dallo scooter che l’ha colpita in pieno scaraventandola ad alcuni metri di distanza e nell’impatto ha riportato la frattura scomposta della gamba destra e un trauma cranico, con una ferita al capo dal quale ha perso parecchio sangue: dopo le prime cure sul posto, è stata trasferita in codice rosso dall’ambulanza del 118 all’ospedale di Taormina, dove ha avuto una primi crisi ed è stata rianimata dei medici, ma poco dopo mezzanotte si è spenta a causa di un arresto cardiocircolatorio, probabilmente dovuto all’aggravamento delle sue condizioni di salute. In ospedale è stato condotto anche lo scooterista, che dopo aver raccontato ai carabinieri di non aver visto la donna trovandosela davanti ha accusato dolori in varie parti del corpo ed è stat condotto da un’altra ambulanza al "San Vincenzo", da dove è stato poi dimesso nelle ore successive. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Stazione di Sant’Alessio Siculo, che hanno inviato alla Procura per i minorenni l’informativa di reato con tutti gli elementi raccolti sin dagli istanti successivi all’incidente, con i rilievi effettuati sulla via Consolare Valeria, le sommarie informazioni rese da testimoni e persone informate sui fatti e la ricostruzione della dinamica effettuata anche grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza di un negozio e dell’ufficio postale, che dovrebbero aver ripreso tutta la scena.