Sabato 23 Novembre 2024
Diversi casi in città e nei comuni limitrofi. Le Forze dell'ordine cercano una banda


La truffa del finto carabiniere miete vittime: a Taormina sottratti migliaia di euro

di Andrea Rifatto | 01/07/2024 | CRONACA

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Raggiri messi in atto anche in pieno centro

“Pronto, siamo i Carabinieri, sua figlia ha avuto un incidente, le servono subito dei soldi”. “Oddio, ditemi quanto è necessario, pago subito”. E scatta la truffa, secondo un copione che continua a far cadere nell’inganno i cittadini, soprattutto i più anziani. Negli ultimi giorni è alto l’allarme nel comprensorio taorminese, dove i truffatori sono entrati in azione diverse volte riuscendo a mettere a segno alcuni raggiri, mentre in altri casi hanno desistito in quanto le vittime non sono cadute nel tranello. “Sono arrivate telefonate da sedicenti Carabinieri di Taormina - racconta un cittadino di Castelmola - i quali chiedevano ad un mio familiare anziano se fosse solo in casa perchè dovevano dargli una comunicazione sconvolgente”. Altri i casi segnalati e sventati in tempo, ma in almeno in due occasioni i raggiri sono stati portati a termine. A Taormina una donna ha ricevuto una telefonata da un uomo, che spacciandosi per carabiniere le ha comunicato un incidente capitato alla figlia e la necessità di versare 13mila euro per sbrigare alcune pratiche burocratiche (una delle scuse classiche è la necessità di coprire i costi di avvocati e periti) in modo da consentire alla giovane di risolvere ogni problema: dopo la prima chiamata al telefono fisso, ne è seguita un’altra al numero di cellulare che la vittima ha ingenuamente comunicato, così da bloccare tutte le linee, e poco dopo si è presentato un uomo nei pressi dell’abitazione, con un incedere titubante visto che sconosceva l’esatto ingresso della casa della donna, fin quando lei stessa è uscita e l’ha raggiunto consegnandoli 3mila euro e 100 grammi di oro. In pochi istanti il truffatore è sparito e la vittima, una volta resasi conto dell’accaduto, non ha potuto far altro che rivolgersi alle Forze dell’Ordine. 

In un altro caso sono stati portati via migliaia di euro e monili in oro, con l’identica strategia adottata dai malviventi per carpire la fiducia delle vittime, facendo leva sui sentimenti più profondi ed escogitando le strategie più varie per scalfire la naturale diffidenza. Polizia di Stato e Carabinieri indagano per individuare la banda, che sarebbe composta da almeno quattro persone, ascoltando le testimonianze dei truffati e raccogliendo elementi utili, come le registrazioni delle telecamere di videsorveglianza, e invitano a diffidare dalle apparenze, non dare confidenza al telefono e non esitare a chiamare il 112 quando si viene contattati da presunti appartenenti alle Forze dell’ordine. I malviventi sono ormai organizzati con compiti divisi: i telefonisti, incaricati di telefonare alla vittima designata fingendosi Carabinieri, prospettandole l’arresto di un parente e richiedendo denaro e oro a titolo di cauzione; gli organizzatori logistico-operativi, con il compito di organizzare gli spostamenti dei complici indicando i luoghi in cui recarsi, orari di partenza e mezzi da utilizzare, fornendo indicazioni stradali e aggiornamenti sull’andamento delle telefonate finalizzate ad adescare le vittime, gli esattori” che si recano dalle delle vittime per farsi consegnare denaro e preziosi.


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