Letojanni, minaccia e pedina l’ex convivente: 57enne finisce in carcere per stalking
17/07/2017 | CRONACA
17/07/2017 | CRONACA
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La Stazione Carabinieri di Letojanni
Non accettava che la sua ex convivente, alla quale era stato legato da una relazione affettiva, avesse deciso di interrompere i rapporti sentimentali. Per questo continuava a perseguitarla, minacciandola e molestandola provocandole un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando nella vittima un fondato timore per la sua incolumità e di quella dei prossimi congiunti. A mettere fine all’incubo per la donna sono stati i carabinieri della Stazione di Letojanni, ai comandi dal maresciallo Tony Zarrillo, che hanno arrestato un 57enne del posto per il reato di stalking nei confronti dell’ex convivente. I militari dell’Arma, particolarmente attenti alla prevenzione e al contrasto dei comportamenti reiterati di tipo persecutorio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha portato il letojannese ad essere ristretto nella casa circondariale di Messina Gazzi. Dopo la denuncia da parte della vittima le indagini, prontamente avviate dai carabinieri di Letojanni, hanno consentito di riscontrare quanto denunciato dalla parte offesa e, attraverso sommarie informazioni testimoniali ed accertamenti di polizia giudiziaria, ricostruire il castello accusatorio a carico dello stalker. Le attività condotte nelle immediatezze dei fatti e coordinate dalla Procura peloritana hanno così consentito di raccogliere, in pochi giorni, un quadro indiziario grave tale da consentire l’emissione di apposita ed idonea misura cautelare. La Compagnia Carabinieri di Taormina, guidata dal capitano Arcangelo Maiello, sottolinea come le denunce da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori siano di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela. L'immediatezza della risposta della Polizia giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.