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Letojanni, quel "trucco" sui carroattrezzi e quando Molteni nascose la verità al sindaco
di Andrea Rifatto | 11/12/2021 | CRONACA
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In due mesi oltre 70 rimozioni di auto
Un capitolo dell’inchiesta sulla “cricca degli incidenti” riguarda anche il servizio di rimozione dei veicoli in sosta vietata a Letojanni, vicenda per la quale il comandante della Polizia locale Alessandro Molteni e l’imprenditore Andrea Lo Conti, titolare della La.Car di Santa Teresa di Riva, devono rispondere del reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente perchè “in concorso e nelle rispettive qualità, in seguito alla necessità di disporre il servizio di rimozione dei veicoli per la violazione delle norme sulla circolazione, con collusioni consistenti per il Molteni nel disporre l’affidamento diretto del servizio a Lo Conti, che accettava, senza consultare altre ditte e, quindi, in violazione dell’articolo 125 del Codice degli appalti, turbavano il procedimento relativo alla scelta del contraente, condizionato dall’intervento di Molteni finalizzato a consentire l’affidamento del servizio a Lo Conti”. Reato consumato secondo la Procura della Repubblica nel mese di luglio del 2019. In quell’estate, infatti - come scrive il giudice per le indagini preliminari - “la Polizia municipale di Letojanni, in due mesi, rimuoveva oltre settanta veicoli, affidando il servizio di rimozione alla La.Car, così come faceva nel febbraio 2020 in occasione della festività del Carnevale”, così come riferito tra l’altro agli inquirenti dalla fonte confidenziale all’interno del municipio. “La La.Car si occupa del servizio di rimozione senza che tuttavia sussista una convenzione che formalizzi il rapporto - evidenzia il Gip - sebbene non ricorra alcuna delle ipotesi eccezionali del Codice degli appalti che consente l’affidamento del servizio senza gara”. Prima della La.Car, però, “la Polizia municipale aveva affidato per il mese di luglio 2019 il servizio di rimozione, in assenza di una gara, alla ditta ‘Max Marmi’ il cui titolare, Nunzio Cannavò, l’1 luglio dichiarava di essere in possesso dei mezzi e dei locali per lo svolgimento del servizio. Tuttavia, l’indomani, il legale rappresentante della Max Marmi stipulava una convenzione per lo svolgimento del servizio con la La.Car - si legge nell’ordinanza - in quanto non aveva gli strumenti tecnici per svolgere il servizio. Pertanto era irregolare l’assegnazione del servizio senza gara alla Max Marmi che, a sua volta, subappaltava illecitamente il servizio alla La.Car, in quanto non era in grado di offrire il servizio”. Un affidamento che sollevò dei dubbi anche tra gli amministratori comunali, che chiesero chiarimenti al comandante della Polizia locale. “E Molteni, alla richiesta di riferire sulle modalità di assegnazione del servizio di rimozione, con nota dell’8 agosto 2019 comunicava al sindaco di aver assegnato il servizio alla Max Marmi perchè aveva le competenze tecniche - scrive il Gip Militello - tacendo che questa società l’indomani aveva comunicato che il servizio sarebbe stato svolto dalla La.Car. I veicoli rimossi venivano lasciati nel parcheggio comunale di via Fiumara e di fatto il servizio di rimozione veniva effettuato dalla La.Car. e la Max Marmi era solo uno schermo, attraverso il quale il comandante della Polizia municipale affidava lo svolgimento del servizio a Lo Conti”. Agli atti dell’inchiesta c’è una conversazione del 25 febbraio 2020 nella quale Molteni chiama Lo Conti per tenersi pronto ad effettuare la rimozione di qualche macchina in occasione del carnevale e infatti dopo qualche ora Molteni chiama Lo Conti per fare rimuovere delle auto. “La conversazione del 23 febbraio non lascia adito sugli accordi sottostanti, in quanto Molteni, a fine giornata, dà le direttive a Lo Conti sul servizio di rimozione - contesta la Procura - come emerge dalle conversazioni intercettate, Molteni sceglie la ditta che è deputata alla rimozione delle autovetture ed impartisce alla stessa le indicazioni sulla rimozione, arrivando ad interferire finanche sulle modalità di pagamento delle rimozioni dei veicoli (‘io a questo ragazzo gli ho detto la rimozione la devi fare pagare 50 euro alle persone, se viene l’utente mentre tu stai tirando la macchina e ancora non l’hai caricata 30 euro per lo sgancio’)”. “L’affidamento del servizio di rimozione alla La.Car da parte della Polizia municipale appare chiaramente frutto del rapporto di cooperazione della La.Car con la Sos Strade - conclude il giudice - che aveva delegato per il servizio di bonifica delle strade la La.Car, rapporti di cooperazione lavorativa che emergono dai bonifici che il Navarria ha effettuato in favore di Lo Conti”.