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Letojanni, si lavora per rimuovere il fango: sospese le ricerche del disperso - FOTO
di Andrea Rifatto | 26/11/2016 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 26/11/2016 | CRONACA
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Le operazioni di rimozione della terra in paese
Si lavora per rimuovere fango e detriti a Letojanni, uno dei centri colpiti dal violento temporale che si è abbattuto sulla zona jonica ieri pomeriggio. Ruspe e volontari sono in azione dalle prime luci di questa mattina per cercare di riportare la situazione alla normalità in tempi celeri. Acqua e fango hanno invaso il paese per l’esondazione dei torrenti Papale e Andreana: passata la tempesta, la zona intorno piazza Matteotti era sommersa da un metro di terra e pietre, che hanno travolto le auto in sosta lungo via Vittorio Emanuele e inondato i piani terra di abitazioni ed esercizi commerciali, fino a raggiungere il lungomare. Detriti trasportati dalla pioggia anche sulle vie IV Novembre e Bellini, intorno al municipio, dove alcuni locali pubblici sono stati invasi dal fango. Terra e massi sono piovuti dalla collina sulla Statale 114, in contrada Milianò e nel tratto tra il torrente Sillemi e l’incrocio con la Sp 13 che conduce a Mongiuffi Melia e Gallodoro, strada dove si registrano disagi per i danni riportati ai muri di protezione della carreggiata. I Comuni di Letojanni e Mongiuffi Melia hanno segnalato la situazione alla Città metropolitana dopo un sopralluogo effettuato dall’assessore letojannese Teresa Rammi e dal sindaco del borgo collinare Rosario D’Amore. Sospese per il buio alle 18 di oggi le ricerche di Roberto Saccà, 74 anni, di cui non si hanno notizie ormai da oltre 24 ore. Il commerciante messinese, titolare di un negozio di articoli sportivi sul lungomare della cittadina jonica, intorno alle 17 di ieri si stava recando in scooter nella sua attività dopo aver lasciato l'abitazione in contrada Silemi Alta, quando nei pressi del ponte della Statale è stato costretto a fermarsi sotto il ponte perché la carreggiata era totalmente invasa da acqua e detriti. Dopo aver parcheggiato il mezzo a due ruote, ha telefonato alla moglie, Pina Cannistraci, dicendo che si trovava in pericolo e chiedendole di allertare i soccorsi. La comunicazione si è però subito interrotta e da quel momento la donna non è riuscita più a mettersi in contatto con il marito. Da questa mattina sono partite le ricerche, coordinate dalla Prefettura di Messina: lungo l’alveo del torrente Silemi e alla foce hanno operato i Vigili del fuoco del Distaccamento di Letojanni con i colleghi del Nucleo Subacqueo Acquatico di Catania; i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Tony Zarrillo e coordinati dal comandante della Compagnia di Taormina, il capitano Arcangelo Maiello; la Guardia costiera di Giardini Naxos al comando del maresciallo Cosimo Arizzi; la Polizia municipale sotto le direttive del maggiore Alessandro Molteni e i volontari di protezione civile Rangers International di Letojanni diretti da Dario Santoro. Il sindaco Alessandro Costa ha seguito da vicino tutte le attività sin dalla notte, rimanendo a fianco della moglie e dei familiari del disperso, che non hanno smesso un attimo di seguire le operazioni di ricerca. Le attività si sono concentrate anche in mare con l’intervento di un elicottero della Guardia costiera e di due motovedette, coordinati dalla Direzione Marittima di Catania. Impossibile invece operare per i sommozzatori, in quanto le acque del mare sono ancora troppo torbide a causa del fango. In mattinata è stato trovato il casco del 74enne. Alle 15 di oggi sono giunte a Letojanni le unità cinofile dell’associazione di protezione civile Club Radio Cb di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata da Antonio Raimondo: i due cani Nory e Set hanno annusato un indumento del 74enne fornito dalla moglie e si sono messi alla ricerca dell’uomo, dapprima sotto il ponte dove è stato trovato lo scooter coperto dal fango e poi fino alla foce. Intorno alle 17 è stata rinvenuta una scarpa, che è stata mostrata alla moglie, la quale non ha potuto assicurare con certezza che si tratti di una calzatura del marito, ed è stata poi presa in consegna dai carabinieri. Le operazioni riprenderanno domani mattina alle 7 e si scaverà con i mezzi meccanici sotto il ponte Silemi della Statale 114, dove si teme che Roberto Saccà possa essere rimasto intrappolato colto di sorpresa da una piena improvvisa del torrente. In quel punto i cani non hanno potuto annusare a fondo in quanto vi è un ammasso di terra che impedisce di fiutare l'eventuale presenza di persone.