Sabato 20 Aprile 2024
Bloccate dopo aver raggirato un anziano sul lungomare. Ristretti i domiciliari


Letojanni, truffa dello specchietto: arrestate due persone

09/09/2016 | CRONACA

9277 Lettori unici | Commenti 1

I due arrestati Melis e Rasizzi Scalora

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Taormina hanno arrestato a Letojanni due persone con l’accusa di truffa aggravata in concorso. A finire in manette Daniele Melis, 41 anni, e Giuseppe Rasizzi Scalora, 39 anni, nati rispettivamente a Genova e Lecce, entrambi residenti in provincia di Siracusa e già noti alle forze di polizia. I due, nella mattinata di ieri, giravano in auto per le vie della cittadina jonica per mettere in atto la cosiddetta “truffa dello specchietto”, ai danni di anziani o di persone molto giovani. Intorno alle 11 Melis e Rasizzi Scalora si trovavano sul lungomare letojannese, quando hanno affiancato l’automobile condotta da un uomo di 89 anni che stava parcheggiando nei pressi della propria abitazione. I due sono scesi dalla macchina e hanno simulato di aver subito un danneggiamento alla fiancata della propria automobile attribuendo la responsabilità all’anziano malcapitato, che ha avuto non poche difficoltà nell’affrontare la situazione, incalzato sapientemente dai due uomini che gli hanno mostrato anche una precedente fattura con la quale era stato risarcito un analogo danno. Tutto studiato nei minimi particolari per rendere verosimile la farsa. I due truffatori hanno convinto l'89enne e si sono fatti consegnare, a titolo di risarcimento, tutto il denaro che aveva addosso, per un totale di 50 euro. Somma che però non è stata ritenuta sufficiente, tanto che i due uomini hanno invitato l’anziano a recarsi nella vicina abitazione per recuperare altro denaro.

Nel frattempo alcuni testimoni che casualmente stavano assistendo ai fatti hanno compreso il raggiro e hanno contattato il 112, richiedendo il tempestivo intervento dei Carabinieri. In quel momento sulla Statale 114 stava transitando una pattuglia di motociclisti della Compagnia di Taormina: i militari, ricevuto l’ordine dalla Centrale operativa, dopo pochi istanti hanno individuato rapidamente la macchina dei due truffatori che avevano percorso pochi metri nel tentativo di allontanarsi con il maltolto, forse già pensando al prossimo colpo, quando si sono visti piombare addosso i lampeggianti delle due moto blu. I carabinieri li hanno fatti scendere dalla macchina e hanno effettuato una prima perquisizione personale e veicolare. Sul veicolo sono state rinvenute alcune pietre, pennarelli e colori a cera per simulare i danneggiamenti oltre a 75 euro, probabile provento delle truffe. Il materiale rinvenuto ha, da subito, testimoniato una perfetta organizzazione. I due sono stati subito condotti a Taormina presso gli uffici della Compagnia, dove i carabinieri del Nucleo operativo hanno fornito supporto ai colleghi e completato l’operazione, con un efficiente gioco di squadra che ha consentito di raccogliere tutti gli elementi necessari per ricostruire la vicenda.

Il quadro nel corso delle ore successive è apparso chiaro anche perché, dopo l’identificazione, si è avuta conoscenza dei precedenti incontri avuti dai due con le forze di polizia, anche in altre regioni italiane, da nord a sud. Uno degli arrestati, è risultato particolarmente abituato a questo tipo di reati e ad altri reati predatori. Questa volta però la perfetta sinergia tra Carabinieri e cittadinanza ha consentito di assicurare alla legge i due malfattori che sono apparsi disorientati per l’efficienza e la tempestività dell’intervento. I due, per tutta la notte, sono rimasti in camera di sicurezza e poi sono stati accompagnati in tribunale nella mattinata di oggi, dove il giudice ha convalidato gli arresti disponendo la detenzione domiciliare in attesa dei termini a difesa.


COMMENTI

ernesto | il 10/09/2016 alle 23:13:11

Vabbè due giorni e poi sono di nuovo fuori a fare I loro fatti

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