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Limina, processo case popolari: il Comune non sarà parte civile
di Filippo Brianni | 03/04/2016 | CRONACA
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Il Comune non entrerà nel processo
Il Comune di Limina non si costituirà parte civile nel processo penale contro l’assessore Filippo Ricciardi, l’ex dirigente tecnico (ed ex assessore) Cateno Garigali ed i tecnici Salvatore Garigali, Benedetto Vasi e Lucio Nicita. È quanto ha deciso la Giunta guidata dal sindaco Marcello Bartolotta con una delibera di alcuni giorni fa. Respinta quindi la richiesta del gruppo di minoranza "Rinnovamento Liminese", che chiedeva, oltre alla costituzione di parte civile, pure la destituzione da assessore di Ricciardi, che è anche ex sindaco. Proprio nella sua funzione di primo cittadino, Ricciardi si trovò impelagato in una vicenda di incarichi per una progettazione che lo ha fatto finire sotto processo per abuso d’ufficio, insieme ai tecnici. Perciò l’opposizione aveva chiesto al sindaco la nomina di un avvocato che in quel processo tutelasse gli interessi del comune. Bartolotta ha preso il fuoco con le mani di… Nino Lo Monaco, il fedele segretario comunale a cui chiesto un parere. Lo Monaco ha risposto con una relazione in cui difende l’operato degli imputati e giudica “legittimo” l’incarico di progettazione da cui scaturisce il processo. Secondo lui, perciò “non è necessario assumere provvedimenti”. Al massimo, basterà una lettera agli imputati che li avvisi che, se dovessero essere condanniati, il Comune adotterà “gli atti previsti”. La Giunta ha fatto propria la relazione e nei prossimi giorni arriverà la lettera gli imputati. Ma dal processo l'Ente ha deciso di restarne fuori.