Limina, sequestrata una discarica in un cantiere del Comune: 4 denunciati - FOTO
di Andrea Rifatto | 05/03/2020 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 05/03/2020 | CRONACA
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Il terreno sequestrato dalle Fiamme gialle
Un blitz compiuto dalla Guardia di Finanza a Limina ha portato al sequestro di un terreno utilizzato come sito di stoccaggio di inerti da demolizioni edili e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Messina di quattro persone, che devono rispondere di violazione dell’articolo 256 del Decreto legislativo 152/2006 (Testo unico Ambiente) per aver esercitato attività di gestione rifiuti non autorizzata. I militari del Nucleo Mobile delle Fiamme gialle della Compagnia di Taormina hanno sorpreso una ditta della provincia di Palermo, che stava eseguendo la demolizione di un fabbricato per conto del Comune nell’ambito di un appalto da 115mila euro per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza di vari immobili comunali, mentre scaricava il materiale di risulta con un piccolo autocarro in un terreno privato all’ingresso del paese, nei pressi di via Monaco, trasportandolo da un rudere in demolizione sito in via Siligato 75, dove il Comune ha intenzione di ampliare il passaggio pedonale tra la via e l’area del museo. L’impresa aveva infatti deciso di conferire provvisoriamente gli inerti in quell’area, messa a disposizione da una famiglia liminese, in attesa che arrivasse un cassone scarrabile per il trasporto definitivo in discarica. Ma è arrivata prima la Guardia di Finanza, che ha sequestrato l’area di circa 50 metri quadri, contenente materiale di risulta stimabile in 30 metri cubi, e ha denunciato l’autista del mezzo sorpreso a scaricare, il direttore dei lavori incaricato dal Comune e due anziani coniugi proprietari del terreno. I finanzieri hanno visionato documenti anche in municipio ma non hanno sospeso i lavori né sequestrato il rudere in quanto non hanno trovato anomalie nell’affidamento e nello svolgimento degli interventi.