Litigio in famiglia a Fiumedinisi, detenuto in semilibertà arrestato dai carabinieri
di Andrea Rifatto | 16/01/2025 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 16/01/2025 | CRONACA
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La caserma dell'Arma
Serata movimentata a Fiumedinisi nei giorni scorsi, dove i carabinieri sono rimasti impegnati per alcune ore in un intervento conclusosi con un arresto. In manette è finito Santino Schepis, 35 anni, vecchia conoscenza delle Forze dell’ordine, detenuto in regime di semilibertà nel carcere di Reggio Calabria per scontare una condanna per reati commessi in passato. Il giovane si trovava a Fiumedinisi in virtù del permesso riconosciutogli per uscire dalla casa circondariale durante il giorno, nella fascia oraria dalle 8 alle 20, quando è scoppiato un diverbio con alcuni parenti che ha reso necessario l’intervento dei militari dell’Arma per placare gli animi. La situazione è degenerata al tal punto che in paese sono intervenuti sia i carabinieri della locale Stazione che i colleghi delle caserme di Alì Terme e Roccalumera, giunti in supporto per placare gli animi e ristabilire la quiete. Schepis è stato trovato in stato di agitazione e nonostante i tentativi di riportare il 35enne a più miti consigli, quest’ultimo ha proseguito con il suo atteggiamento e anche una volta condotto in caserma, avrebbe continuato a mantenere un comportamento alterato e ostile nei confronti degli operatori, fin quando per lui è scattato l’arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Messina, dopo le formalità di rito il giovane è stato ristretto in camera di sicurezza e due giorni dopo è comparso in udienza davanti al giudice del Tribunale peloritano, che ha convalidato l’arresto effettuato dai Carabinieri della Compagnia Messina Sud senza applicare a suo carico ulteriori misure cautelari, poiché già detenuto. Quanto accaduto è stato segnalato al Tribunale di Sorveglianza e il magistrato ha sospeso il beneficio della semilibertà concesso a Santino Schepis e trasmesso gli atti al giudice per la valutazioni di competenza. Pertanto l’uomo non avrà più la possibilità di trascorrere parte del giorno fuori dell’istituto penitenziario ma dovrà rimanere dietro le sbarre a Reggio Calabria. Gli accertamenti dei militari dell’Arma della locale Stazione di Fiumedinisi proseguono per fare piena luce su quanto accaduto in paese durante l’alterco tra il 35enne e i familiari.