Messina, seda e deruba paziente: arrestato un infermiere del Papardo
15/01/2016 | CRONACA
15/01/2016 | CRONACA
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Un infermiere di Messina, Lorenzo Leardo, 42 anni, è stato arrestato nella serata di ieri con l’accusa di aver commesso una rapina ai danni di un paziente ricoverato presso l’Azienda ospedaliera “Papardo”, dove l’uomo presta servizio. La misura emessa dal pubblico Ministero Francesco Massara, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, è arrivata in base ai gravi indizi raccolti a carico del 42enne nel corso delle indagini, coordinate dal pm e svolte dai poliziotti delle Volanti a seguito della denuncia resa dai familiari della vittima, che hanno consentito la ricostruzione della vicenda criminale che ha visto come scenario il reparto di pneumologia del Papardo e come protagonisti l’infermiere sottoposto a fermo e un paziente settantenne lì ricoverato. I fatti risalgono al pomeriggio del 10 gennaio scorso, quando alle 17 circa la vittima ha telefonato ai figli dicendo di essere stato spostato di stanza all’interno del reparto. Del trasferimento si era occupato un infermiere, aveva riferito il padre, perché nella stanza in cui stava prima la luce notturna non funzionava e nella nuova era tutto a posto e non c’erano altri pazienti, situazione che gli avrebbe permesso di avere la stanza tutta per sé. I figli lo hanno trovato poco dopo, intorno alle 18.30, nella nuova stanza, talmente intontito ed in stato confusionale da non riuscire a riconoscerli. Solo dopo essersi ripreso, l’uomo ha raccontato che lo stesso infermiere che si era occupato dello spostamento nella nuova stanza gli aveva fatto una flebo, poi più nulla. Ricordava però che gli aveva spiegato che la flebo lo avrebbe aiutato a stare meglio, a respirare, ma che non ne avrebbe dovuto far parola lasciandogli intendere che era una sorta di trattamento di favore. Gli accertamenti sul paziente avviati subito dallo staff medico hanno confermato la somministrazione di benzodiazepine, sostanza con effetto sedativo in alcun modo prevista nella terapia del paziente e potenzialmente pericolosa, specie se somministrata a soggetti debilitati. Infine l’ulteriore scoperta fatta dal paziente: dal suo portafoglio mancavano 100 euro e la carta di credito. I poliziotti intervenuti hanno rapidamente scoperto l’identità dell’infermiere, con precedenti per reati contro il patrimonio e non nuovo ad episodi in cui aveva sottratto carte di credito poi indebitamente utilizzate. Sembrerebbe infatti che Leardo, ristretto adesso ai domiciliari, sia responsabile di altri episodi verificatisi all’interno del nosocomio messinese. Nella stessa giornata di ieri, l’Azienda ospedaliera Papardo ha disposto la sospensione cautelare nei suoi confronti.