Mongiuffi Melia, spara due colpi contro un’auto: 52enne fermato per tentato omicidio
10/08/2017 | CRONACA
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Sebastiano D’Agostino (nel riquadro) ha teso l'agguato sulla Sp11
Un 52enne di Mongiuffi Melia, Sebastiano D’Agostino, è stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Taormina con l’accusa di tentato omicidio e rinchiuso nel carcere di Messina Gazzi. L'uomo è accusato di aver esploso due colpi di pistola contro un'auto su cui viaggiavano due persone, mentre la stessa percorreva in piena notte la Strada provinciale 11 in direzione di Letojanni. I militari dell’Arma sono intervenuti nel piccolo centro della Valle del Ghiodaro dopo essere stati chiamati proprio dai due che si trovavano sulla vettura, che hanno denunciato di essere stati bersaglio di colpi d’arma da fuoco di una persona a loro nota. Uno dei due proiettili, durante la corsa, ha colpito l’autoprovocando un foro d’ingresso e lambendo il gomito di uno dei due occupanti. I primi carabinieri a intervenire sono stati quelli della Stazione di Mongiuffi Melia. Sul posto le due vittime riferivano quanto poco prima accaduto, ossia di aver subito l’agguato mentre percorrevano la Sp 11 e si trovavano all’altezza di contrada Incenso, dove hanno notato la presenza dell’aggressore, identificato poi in D’Agostino, che li attendeva. Alla vista dell’uomo l’autista della vettura ha rallentato ma inutilmente poiché il 52enne di Mongiuffi, con una mossa repentina, ha esploso due colpi di pistola nella loro direzione. Solo in un secondo momento una delle vittime si è resa conto di essere stata colpita di striscio al braccio destro e che l’autovettura era stata attinta precisamente sullo sportello destro, dove era presente un foro di entrata. Mentre i carabinieri di Mongiuffi Melia accompagnavano il ferito presso la locale Guardia medica per le cure del caso, altre pattuglie giunte di rinforzo da Giardini Naxos e da Taormina si sono quindi messe immediatamente sulle tracce dell’aggressore, che nel frattempo aveva guadagnato la fuga. Le motivazioni che hanno spinto il soggetto ad esplodere colpi d’arma da fuoco all’indirizzo delle due vittime sono in causa di accertamento. Gli investigatori sostengono si possa trattare di vecchi dissapori intercorsi negli anni tra i coinvolti. Cercato nel suo comune e in quelli limitrofi, Sebastiano D’Agostino è stato sorpreso all’interno della propria abitazione mentre cercava di disfarsi di un pugno di cartucce tentando di lanciarle dal bancone della cucina. Gli uomini dell’Arma, che nel frattempo hanno circondato la zona, hanno ritrovato all’esterno due cartucce calibro 380. A Mongiuffi Melia sono intervenuti anche i militari del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Messina per i rilievi del caso, dopo che l’autovettura è stata posta sotto sequestro da parte dei colleghi di Taormina. I militari, espletate le formalità di rito, in virtù della premeditazione del reato a causa del fatto che il 52enne avrebbe potuto reiterare la sua condotta criminosa visto che aveva con se una pistola non legalmente detenuta ed considerato il fondato pericolo di fuga dal momento che la sua famiglia ha legami con persone dedite alla pastorizia nelle zone nebroidee, che ne avrebbero potuto agevolare un’eventuale latitanza, hanno quindi proceduto con il fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio ed in attesa della convalida lo hanno condotto presso la Casa circondariale di Messina Gazzi, mettendolo a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Messina. Sebastiano D’Agostino, al termine dell’udienza di convalida, che si è tenuta nella giornata di oggi presso il Tribunale di Messina, è stato destinatario di custodia cautelare in carcere e condotto presso il carcere di Messina Gazzi a disposizione della magistratura.