Giovedì 14 Novembre 2024
Dagli accertamenti disposti da Procura e Carabinieri è risultato positivo ad alcol e droga


Morte di Andrea Finocchio, conducente denunciato per omicidio stradale aggravato

di Andrea Rifatto | 13/05/2023 | CRONACA

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La vettura è finita nel cortile di una villetta

Sarà l’inchiesta della magistratura a stabilire cause e responsabilità dell’incidente avvenuto tra il 5 e 6 maggio a Lascari, in provincia di Palermo, in cui ha perso la vita il 29enne Andrea Finocchio di Santa Teresa di Riva. Nel registro degli indagati è stato iscritto il conducente della Toyota Yaris sulla quale la vittima viaggiava come passeggero, il 37enne G. N. di Savoca, denunciato a piede libero per omicidio stradale, aggravato dall’essersi posto alla guida del veicolo in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, come emerso dagli accertamenti tossicologici effettuati dopo l'incidente. Sul sinistro hanno avviato le indagini i carabinieri della Compagnia di Cefalù, che hanno anche ritirato la patente di guida all’automobilista. I magistrati, oltre all’incarico per l’autopsia eseguita nei giorni scorsi, hanno nominato un esperto per stilare una perizia cinematica volta a ricostruire la dinamica e soprattutto comprendere a che velocità stesse viaggiando l’auto. Quella notte, intorno alle 2.40, la Yaris stava percorrendo la strada che collega le zone costiere di Campofelice di Roccella e Lascari, dove vige il limite di 50 km/h, e appena superato il confine comunale e un dosso stradale in corrispondenza di una intersezione è finita fuori strada schiantandosi contro le recinzioni di diverse abitazioni, sfondando il muro di una villetta su via Piane Nuove a Lascari, fermandosi nel cortile interno. Per Andrea Finocchio, che stava andando ad assistere alle gare della Targa Florio, non c’è stato nulla da fare ed è morto sul colpo per i gravissimi traumi subiti nell’impatto con gli ostacoli, mentre l’amico al volante è rimaso ferito in modo non grave e condotto in codice giallo all’ospedale “Giglio” di Cefalù e poi al “Civico” di Palermo.


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