Motociclista travolto a Capo Alì, individuato e denunciato il pirata della strada
di Redazione | 29/12/2023 | CRONACA
di Redazione | 29/12/2023 | CRONACA
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L'Honda Dominator e la Fiat Brava
Aveva le ore contate e la Polizia metropolitana confidava di individuarlo. E così è stato, soprattutto grazie alle telecamere di videosorveglianza che hanno immortalato il suo passaggio. È stato rintracciato e denunciato il pirata della strada che nel pomeriggio di domenica 24 dicembre ha travolto un motociclista sulla Strada 114 ad Alì Terme e poi è fuggito senza prestare soccorso. Gli agenti diretti dal comandante Giovanni Giardina hanno ricostruito l’accaduto grazie agli accertamenti svolti subito dopo l’incidente, avvenuto alle 14.45, fino ad arrivare all’automobilista che ha travolto il centauro al km 22 della Orientale sicula, un uomo di 28 anni di Alì, operaio già noto alle Forze dell’ordine. Per lui è scattata una denuncia a piede libero per fuga, omissione di soccorso e lesioni colpose. Il giovane era al volante di una Fiat Brava di colore nero e mentre percorreva la Statale 114 in direzione Messina ha invaso la corsia opposta proprio mentre sopraggiungeva una motocicletta Honda Dominator condotta da un quarantenne messinese, poliziotto in servizio in Calabria: l’impatto è stato inevitabile, il centauro è finito rovinosamente sull'asfalto e poi è stato trasportato dall’ambulanza del 118 al pronto soccorso del Policlinico di Messina, dove gli sono stati riscontrati alcuni traumi e refertato con una prognosi di 30 giorni. Il conducente della Brava, invece, anziché fermarsi a dare aiuto, ha accelerato ed è fuggito a tutta velocità, con la vettura danneggiata e una ruota scoppia e poi ha provato a far riparare il mezzo in varie autocarrozzerie, trovate però chiuse per le festività, non riuscendo quindi a far sparire le tracce dalla fiancata sinistra, dove erano ben visibili i segni dell’impatto. La Polizia metropolitana, che ha operato in sinergia con i Carabinieri delle Stazioni di Alì Terme e Scaletta, dirette dai comandanti Massimiliano Tarascio e Gianluca Bonelli, era però già sulle sue tracce e ha ritrovato l’auto ponendola sotto sequestro, relazionando sull’accaduto alla Procura della Repubblica.