Motta Camastra, teneva una pistola clandestina in casa: arrestato 46enne
di Redazione | 18/06/2021 | CRONACA
di Redazione | 18/06/2021 | CRONACA
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La pistola e il caricatore sequestrati
Quella casa rurale era tenuta da tempo sotto osservazione dai carabinieri della Compagnia di Taormina e dai militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, che durante l’attività di controllo avevano notato dei fori di colpi d’arma da fuoco su un cancello in ferro e su una vecchia lavatrice abbandonata. Così i carabinieri della Stazione di Francavilla di Sicilia, competente per territorio, hanno deciso di approfondire le verifiche su quell’edificio nelle campagne di Motta Camastra, ritenendo che all’interno dell’abitazione potessero essere occultate delle armi. Dunque hanno deciso di procedere alla perquisizione dell’abitazione e al termine è scattato l’arresto per l’uomo che aveva in uso l’immobile, Petrut Danut Carciga, 46 anni di nazionalità romena, domiciliato a Motta Camastra e già noto alle Forze dell’ordine, accusato di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione. La perquisizione ha confermato i sospetti dei carabinieri in quanto all’interno dello stabile è stata rinvenuta una pistola Pietro Beretta modello 70 calibro 7.65, con un caricatore contenente anche un bossolo: l’arma, che era avvolta in una busta di plastica ed occultata all’interno della tasca di un giubbotto in uso all’indagato, è risultata essere clandestina, in quanto la matricola era abrasa e il 46enne è risultato sprovvisto di alcun titolo di polizia per il possesso di armi e delle munizioni. Per tale motivo l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato, mentre la pistola è stata sequestrata e sarà inviata ai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti balistici al fine di verificare se la stessa sia stata utilizzata per eventuali azioni delittuose. Carciga, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari e all’esito dell’odierna udienza di convalida, l’arresto operato dai Carabinieri è stato convalidato dal giudice del Tribunale di Messina ed il 46enne è stato ristretto nella casa circondariale di Messina Gazzi.