Non si ferma all’alt dei Carabinieri a S. Teresa, inseguito e bloccato a Scaletta
di Redazione | 01/11/2019 | CRONACA
di Redazione | 01/11/2019 | CRONACA
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L'inseguimento è durato 15 km lungo i centri jonici
Un uomo di Acireale è stato denunciato ieri pomeriggio dai carabinieri della Compagnia di Taormina per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, al culmine di un inseguimento in auto iniziato a S. Teresa e finito a Scaletta. L’uomo, alle 14.20, è stato notato guidare in modo sospetto tra S. Teresa e Furci da una pattuglia del Nucleo Radiomobile che viaggiava alle sue spalle sulla Statale 114 e che aveva deciso di fermarlo per vederci chiaro. Non appena i militari hanno tirato fuori la paletta e azionato i lampeggianti invitandolo ad accostare, però, l’automobilista per tutta risposta ha premuto sull’acceleratore iniziando a fuggire, ignorando anche il suono delle sirene. Ne è scaturito un inseguimento durato 15 km, con i militari dell’Arma alle calcagna di una Opel Corsa. L’automobilista, il 27enne S. P., ha percorso a folle velocità le strade di Furci, Roccalumera, Nizza, Alì Terme, Itala e Scaletta, tra lungomari e Ss 114, fortunatamente senza causare incidenti che avrebbero potuto coinvolgere anche pedoni, fin quando ha arrestato la propria corsa sulla Statale a Scaletta, poco prima della Stazione dei Carabinieri, perché si è visto braccato dai militari che gli si sono parati davanti intimando l’alt. Una volta raggiunto ha aggredito i carabinieri, provocando loro contusioni, prima di essere bloccato e condotto in caserma in evidente stato confusionale, manifestando disturbi mentali. I carabinieri hanno quindi chiesto l’intervento del 118 e intorno alle 17.30 il personale sanitario (medico Carmelo Micalizzi, soccorritori Giuseppe Ansaldo e Piero Giannetto) ha trasferito in ambulanza il 27enne all’ospedale di Taormina, dove è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. I militari dell’Arma della Compagnia di Taormina, ai comandi del capitano Arcangelo Maiello, lo hanno quindi deferito a piede libero all’autorità giudiziaria.