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Omicidio a Mongiuffi Melia, 64enne ucciso con un colpo di fucile
di Andrea Rifatto | 01/10/2017 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 01/10/2017 | CRONACA
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La vittima e il suo mezzo sul luogo del ritrovamento
La quiete di Mongiuffi Melia è stata spezzata oggi da un omicidio. Questa mattina un uomo del posto, Pietro Alfio Lo Turco, 64 anni, è stato infatti trovato morto nelle campagne sopra l'abitato di Melia. La vittima si trovava nel suo terreno in contrada Pagliarazzo, dove si era recato in mattinata per caricare sul proprio autocarro Piaggio Porter della legna utilizzando una carriola a scoppio. Poco prima di mezzogiorno la moglie, non vedendolo rientrare ma notando da casa che la carriola era rimasta accesa, si è insospettita anche perchè il marito non rispondeva al cellulare. Poco dopo la tragica scoperta, con il 64enne trovato senza vita a fianco della carriola da alcuni vicini di casa allertati dalla donna e anche dal sindaco di Mongiuffi Melia, Rosario D'Amore. Ad uccidere Pietro Lo Turco un colpo di fucile che lo ha centrato sul collo sfigurando poi il volto. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Mongiuffi Melia e della Compagnia di Taormina, ai comandi del capitano Arcangelo Maiello, insieme agli uomini Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Messina e del Reparto Investigazioni Scientifiche, che hanno effettuato i rilievi sulla salma e nella zona del ritrovamento. Gli inquirenti hanno avviato le indagini non escludendo alcuna ipotesi, anche se il colpo pare sia stato esploso da distanza ravvicinata, ossia da circa un metro, e ciò farebbe pensare che si sia trattato di un'esecuzione. Alcuni abitanti avrebbero udito due colpi di arma da fuoco ma ciò è al vaglio degli inquirenti. I familiari sono stati sentiti fino a sera dai carabinieri per cercare di capire se la vittima avesse dissidi con qualcuno che potrebbero aver scatenato la furia omicida. Il cadavere di Pietro Lo Turco, ex guardia giurata che lavorava saltuariamente in un albergo di Taormina e si dedicava alla campagna, è stato rimosso dopo l'ispezione del medico legale e trasportato all'obitorio del Policlinico di Messina, dove martedì verrà eseguita l'autopsia così come disposto dal magistrato. La vittima lascia la moglie e due figlie.