Articoli correlati
Omicidio Catania a Furci Siculo, Gaetano Nucifora in stato di fermo e rinchiuso in carcere
di Redazione | 03/10/2023 | CRONACA
di Redazione | 03/10/2023 | CRONACA
8559 Lettori unici
Il luogo dell'omicidio e l'uomo fermato per omicidio
Ha confessato tutto, spiegando al magistrato e ai carabinieri cosa lo abbia spinto a compiere una vera e propria esecuzione. E per lui, in nottata, si sono aperte le porte del carcere. Gaetano Nucifora, il 57enne di Roccalumera accusato di aver ucciso ieri sera a Furci Siculo l’ex agente della Polizia di Stato Giuseppe Catania, 63 anni, è stato richiuso nella casa di circondariale di Messina Gazzi. Nel corso di un lungo interrogatorio davanti al pubblico ministero Roberta La Speme, magistrato di turno giunto ieri sera sul luogo del delitto, l’operaio edile ha ammesso la propria responsabilità e a suo carico è stato firmato un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, con l’accusa di omicidio. Nucifora ha raccontato di aver freddato Catania con tre-quattro colpi utilizzando il suo fucile da caccia e dopo aver fatto rientro a casa si è poi costituito alla Stazione dei Carabinieri di Roccalumera. Il movente del delitto è legato ad un rancore esploso ieri pomeriggio, legato alla sfera privata, che ha portato il 57enne roccalumerese, che tutti descrivono come calmo, solare e affettuoso, a ricercare la vittima per le strade di Furci Siculo, fino a quando l’ha individuata sul lungomare e l’ha freddata per poi allontanarsi. Le indagini sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Taormina e coordinate dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio della Procura della Repubblica di Messina. “Non ci sono parole per descrivere il dolore che sta vivendo l'intera comunità, il nostro paese è a lutto - commenta il sindaco Matteo Francilia, che sta ripartendo con il primo volo utile per rientrare in Sicilia - Pippo Catania oltre ad essere stato un uomo delle istituzioni, svolgendo il suo ruolo in modo egregio nella Polizia di Stato, è sempre stato un amico di tutti, generoso e al servizio del prossimo, personalmente per me molto di più di un amico, un fratello maggiore. Il mio pensiero e le mie preghiere sono rivolte alla famiglia, alla moglie Loredana, ai genitori di Pippo, ai figli ad iniziare dal nostro assessore Giovanni Catania, alle sorelle Ada e Maria, ai cognati, nipoti e parenti tutti. L'intera comunità è sconvolta”.