Venerdì 27 Dicembre 2024
Accusata di omicidio e occultamento di cadavere con il compagno Fabrizio Ceccio


Omicidio Scipilliti, concessi i domiciliari a Fortunata Caminiti

di Redazione | 24/03/2017 | CRONACA

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Il luogo del ritrovamento del cadavere e nel riquadro la donna

Sono stati concessi gli arresti domiciliari a Fortunata Caminiti, la 47enne di Mandanici fermata l 25 gennaio scorso con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per l’uccisione di Roberto Scipilliti, il vigile del fuoco di Roccalumera assassinato il 5 gennaio e trovato cadavere il 14 dello stesso mese nelle campagne di Rina Superiore, frazione di Savoca. Il giudice Eugenio Fiorentino del Tribunale di Messina ha disposto la scarcerazione della donna accogliendo l’istanza del suo legale difensore, l’avvocato Salvatore Silvestro di Messina, disponendo la misura degli arresti domiciliari. Fortunata Caminiti si trovava ristretta nel carcere di Catania Piazza Lanza perché secondo gli inquirenti avrebbe ucciso Scipilliti in concorso con il compagno Fabrizio Ceccio, 44enne di Pagliara, accusato degli stessi reati. A far ritenere la donna la presunta assassina del vigile del fuoco sono state le riprese di una telecamera di videosorveglianza installata lungo la strada che conduce al luogo del ritrovamento del cadavere. Nelle immagini si vede transitare la Fiat Panda gialla sulla quale secondo le indagini sarebbe avvenuta l'esecuzione con un colpo di pistola calibro 9 alla nuca, mezzo noleggiato giorno precedente la scomparsa di Scipilliti proprio dalla Caminiti, che nella circostanza aveva presentato documenti falsi. Nel vano porta oggetti posto sotto il sedile del passeggero anteriore venne trovata pozza di sangue. La sera in cui è stato eseguito il fermo della donna, inoltre, durante la perquisizione domiciliare effettuata dai carabinieri della Compagnia di Messina Sud all’interno dell’abitazione che Caminiti e Ceccio risultano aver occupato negli ultimi mesi di latitanza dell’uomo, e alla quale, insieme, hanno fatto ritorno la sera del giorno del delitto, i militari hanno trovato uno dei cellulari in uso alla coppia, quello da cui è stata effettuata l’ultima telefonata al vigile del fuoco di Roccalumera, probabilmente per confermare l’appuntamento, che presentava evidenti tracce di sangue sullo schermo. 

Più informazioni: morte scipilliti  


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