Sabato 23 Novembre 2024
Associazione mafiosa e voto di scambio nelle consultazioni tra il 2012 e il 2013


Operazione antimafia a Messina: 35 arrestati tra cui un consigliere comunale - VIDEO

12/05/2016 | CRONACA

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Nell’ambito di una maxi operazione di polizia denominata “Matassa”, condotta dalla Squadra Mobile di Messina, sono state arrestate dalle prime ore di questa mattina 35 persone, di cui 26 raggiunte da ordine di custodia cautelare in carcere e 9 sottoposte agli arresti domiciliari. A ciò si aggiunge il sequestro preventivo di quattro società con le quali settori commerciali leciti concorrevano al mantenimento di attività illecite. I reati contestati vanno dall’associazione di tipo mafioso (colpiti dai provvedimenti vertici ed affiliati di tre storiche organizzazioni operanti nei quartieri di “Camaro - San Paolo” e di S. Lucia Sopra Contesse), finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro la persona ed il patrimonio, tra cui estorsioni e spaccio di sostanze stupefacenti oltre che all'acquisizione della gestione o del controllo di attività economiche, di appalti e di servizi.

In carcere sono finiti: Carmelo Ventura, 55 anni, di Camaro San Paolo, inteso “Carosello”; Andrea De Francesco, 45 anni di Bisconte; Lorenzo Guarnera, 55 anni di Camaro San Paolo; Salvatore Mangano, 37 anni di Cataratti, inteso “Panzazza”; Albino Misiti, 54 anni di Bisconte; Giovanni Moschitta, 57 anni; Adelfio Perticari, 46 anni, inteso “Adolfo”; Domenico Trentin, 37 anni; Giovanni Ventura, 35 anni di Camaro; Santi Ferrante, 61 anni già detenuto, inteso “Ricchiazzi”; Salvatore Pulio, 45 anni di villaggio SS. Annunziata; Fortunato Cirillo, 50 anni di villaggio Santo; Gaetano Nostro, 47 anni di villaggio San Filippo; Raimondo Messina, 43 anni di Santa Lucia sopra Contesse; Giuseppe Cambria Scimone, 52 anni di Santa Lucia sopra Contesse, inteso “Peppone”; Giovanni Celone, 46 anni di Santa Lucia sopra Contesse; Francesco Foti, 53 anni di Santa Lucia sopra Contesse; Francesco Giacoppo, 50 anni di San Filippo Inferiore; Angelo Pernicone, 61 anni, inteso “Berlusconi”;  Giuseppe Pernicone, 35 anni di villaggio Santo; Luca Siracusano, 40 anni di Santa Lucia sopra Contesse, “U Biddicchiu”; Pietro Santapaola, 52 anni; Paolo David, 59 anni, consigliere comunale; Pietro Costa, 27 anni di Pistunina; Fortunato Magazzù, 27 anni di Santa Lucia sopra Contesse; Francesco Tamburella, 33 anni di Santa Lucia sopra Contesse.

Agli arresti domiciliari: Vincenza Celona, 44 anni di Santa Lucia sopra Contesse; Giuseppe Capurro, 61 anni, ex consigliere comunale; Giuseppe Picarella, 61 anni del villaggio Santo; Baldassarre Giunti, 57 anni del rione Villa Quiete; Stefano Genovese, 62 anni di villaggio SS. Annunziata; Carmelo Catalano, 24 anni di Santa Lucia sopra Contesse; Carmelo Bombaci, 34 anni; Massimiliano Milo, 37 anni del rione Aldisio; Rocco Milo, 40 anni del rione Aldisio.

Quattro le società sottoposte a sequestro preventivo: esercizio commerciale “La Piazzetta s.n.c. di Giovanni Ventura & co.”; “Consorzio Sociale Siciliano”, con sede legale in Messina; “Ser. Ge. 93 Servizi Generali s.r.l.” con sede legale in Messina;  “Cooperativa Sociale Angel” con sede legale in Messina.

Le indagini della Polizia hanno altresì sottolineato che aderenti alle cosche mafiose, in correlazione con personaggi del mondo politico locale, ostacolavano il libero esercizio del diritto di voto per le consultazioni elettorali regionali, politiche e comunali che vanno dall’ottobre 2012 al giugno 2013. Nell’operazione è rimasto coinvolto anche il consigliere comunale Paolo David, ex capogruppo Pd e attualmente in Forza Italia, accusato di associazione per delinquere allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di corruzione elettorale per aver procurato voti a Franco Rinaldi, Francatonio Genovese e per lui stesso in occasione delle elezioni regionali del 2012, delle Politiche del 2013 e delle Amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Messina del 2013, in cambio di utilità di varia natura: somme di denaro, generi alimentari, assunzioni presso strutture sanitarie, agevolazioni per il disbrigo di pratiche burocratiche ed altro. 

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Messina, Maria Teresa Arena, su richiesta dei sostituti procuratore della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia, Liliana Todaro e Maria Pellegrino. Le misure cautelari sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Messina con la collaborazione dei Commissariati della provincia e delle Squadre Mobili di Palermo, Catania, Caltanissetta, Enna, Reggio Calabria e Vibo Valentia. 


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