Venerdì 18 Ottobre 2024
Chiuse le indagini sulla morte del preside Francesco Muscolino, avvenuta nel 2021


Paziente di Santa Teresa curato in clinica e deceduto in ospedale: indagate sei persone

di Andrea Rifatto | 16/10/2024 | CRONACA

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Sei persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Messina per il decesso di un uomo residente a Santa Teresa di Riva, avvenuta il 30 luglio del 2021 all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina dopo un periodo di degenza alla casa di cura “San Camillo” di Messina. La pubblico ministero Anita Siliotti ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato a sei indagati, con l’ipotesi d’accusa di omicidio colposo, che sono venuti a contatto nei mesi antecedenti la morte con il paziente Francesco Muscolino, 74 anni, originario di Antillo e residente a Santa Teresa di Riva, docente e nell’ultimo periodo della sua carriera preside al Liceo scientifico santateresino. Diverse le responsabilità addebitate dalla Procura ai sei indagati: l'allora direttore della casa di cura “San Camillo”, in quanto responsabile della corretta applicazione dei protocolli operativi e delle misure di isolamento per la circolazione dei patogeni, avrebbe omesso di eseguire le procedure finalizzate alla prevenzione delle infezioni ospedaliere che nel caso specifico avrebbero condotto allo sviluppo di un processo infettivo polmonare nel paziente; i cinque medici che si sono susseguiti nella gestione di Muscolino, dal 20 al 31 maggio del 2021, avrebbero invece omesso di gestire correttamente il processo infettivo: non avrebbero indagato approfonditamente la causa della dispnea acuta e della desaturazione associate a leucocitosi ed evidente innalzamento della proteina C reattiva; dopo i riscontri clinici e di laboratorio non avrebbero provveduto a disporre alcun studio d'imaging toracico; avrebbero formulato una diagnosi errata (riacutizzazione di broncopneumopatia cronica ostruttiva); avrebbero omesso di intraprendere un trattamento farmacologico idoneo a contrastare il processo infettivo, avviando la terapia antibioticasolo a distanza di tre giorni dalla comparsa dei sintomi. I sei sanitari sotto inchiesta sono assistiti dagli avvocati Cinzia Panebianco, Antonio Bongiorno, Giovanni Mannuccia, Carla Carrozza, Goffredo D’Antona e Guglielmo Abbate; i familiari di Muscolino, parte offesa nel procedimento, sono rappresentati dall’avvocato Renato Arcidiacono.


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