Pesca illegale, a Messina e provincia sanzioni per 18mila euro
30/01/2015 | CRONACA
30/01/2015 | CRONACA
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Operazione della Guardia Costiera di Messina
Nei mesi di dicembre e gennaio, nell’ambito di un’operazione complessa di polizia marittima disposta dal Comando generale delle Capitanerie di Porto, la Capitaneria di Porto-Autorità marittima dello Stretto di Messina ha condotto ed eseguito un’intensa attività di vigilanza e controllo in materia di pesca, specificatamente mirata all’intera filiera commerciale dei prodotti ittici. L’operazione, denominata “Labyrinth”, si è distinta in tre diverse fasi, al fine di abbracciare i periodi ritenuti maggiormente “a rischio”, ponendosi come obiettivi la tutela del consumatore e delle specie ittiche in sofferenza, nel rispetto delle vigenti disposizioni sugli scambi nazionali ed internazionali. I prodotti sequestrati
Il servizio si è sviluppato con controlli ai mezzi di trasporto, con pattuglie dislocate presso gli imbarcaderi (Rada San Francesco e Porto di Messina) e in corrispondenza delle barriere autostradali dell’A18 Messina-Catania (Tremestieri, Villafranca Tirrena, Giardini Naxos,Taormina), con verifiche presso punti vendita, pescherie e supermercati, nonché attività di prevenzione e repressione dell’ambulantato. I controlli effettuati sono stati 87, con 21 sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di 18mila 782 euro. Sei le sanzioni penali comminate, mentre 12 sono stati i sequestri penali/amministrativi per un totale di 639 kg di prodotto ittico e 12 attrezzi da pesca non consentiti. È stato inoltre emesso un provvedimento di sospensione temporanea dell’attività di un’impresa preposta alla vendita all’ingrosso di prodotti ittici. Alle operazioni hanno partecipato anche il Corpo forestale dello Stato (sezione di P.G. presso la Procura della Repubblica di Messina), la Polizia stradale e l’Ufficio Veterinario dell’Asp.