Sabato 23 Novembre 2024
Aperto il Centro di Protezione civile. Appello dell'Asp ai sindaci: "Fate i controlli"


Primo caso di Coronavirus a Sant'Alessio: due persone poste in quarantena domiciliare

di Andrea Rifatto | 11/08/2020 | CRONACA

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C’è il primo caso di Coronavirus a Sant’Alessio Siculo. Ad essere stato contagiato dal Covid-19 è un uomo residente a Santa Teresa di Riva ma domiciliato nella cittadina del Capo, risultato positivo al tampone rinofaringeo eseguito dall’Asp. La comunicazione è stata inviata al Comune dall’Azienda sanitaria provinciale e il sindaco Giovanni Foti ha immediatamente disposto l’apertura del Centro comunale di Protezione civile, come previsto dalle disposizioni da adottare in questi casi. L’uomo affetto dal Coronavirus lavora in una struttura sanitaria di Messina ed è asintomatico: dopo l’esito del test è stato posto in quarantena obbligatoria nella sua abitazione di Sant’Alessio insieme alla moglie, sottoposta a tampone insieme ad altri familiari: tutti sono risultati negativi. Bisogna dunque continuare a mantenere alta l’attenzione, utilizzare le mascherine, mantenere il distanziamento sociale e igienizzare le mani. 

Proprio oggi, tenuto conto dell'attuale andamento epidemiologico nel territorio siciliano, l’Asp di Messina ha ritenuto indispensabile attuare misure  organizzative interne intese a ridurre assembramenti di persone e ridurre i contatti con personale esterno in ambiente ospedaliero: pertanto da oggi, con disposizione a firma del direttore generale Paolo La Paglia e del direttore del Dipartimento Ospedaliero Paolo Cardia, i direttori degli ospedali e i direttori delle unità operative limiteranno l'accesso dei visitatori ai pazienti ricoverati, disporranno il divieto di assembramento degli accompagnatori in sala attesa dei pronto soccorsi e dovranno contenere l'acceso di pubblico agli uffici  amministrativi, limitando l'ingresso esclusivamente  a situazioni di comprovata indifferibilità.  Eventuali deroghe saranno vagliate per reali stati di necessità. Ulteriori misure riguarderanno il personale sanitario e amministrativo dipendente, che dopo un'assenza superiore a 3/4 giorni dovrà essere sottoposto a tampone rino-faringeo prima di essere riammesso in servizio. “A seguito dell'ordinanza del presidente della Regione Musumeci del 9 agosto riteniamo inoltre utile fare un appello ai sindaci del territorio provinciale - dice il direttore generale Paolo La Paglia - affinché dispongano costanti controlli nei territori di competenza sul giusto distanziamento e sul costante uso della mascherina in tutti i luoghi di aggregazione, diurni e notturni, e negli esercizi commerciali; abbassare la guardia in questo momento equivarrebbe ad esporre la popolazione a rischi di aumento di contagi, con gravi ripercussioni economiche e sanitarie”.


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