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Riconosciuto il cadavere ritrovato in mare a Taormina: si tratta di Roberto Saccà
di Andrea Rifatto | 29/11/2016 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 29/11/2016 | CRONACA
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Roberto Saccà
È di Roberto Saccà il corpo rinvenuto in mare ieri pomeriggio al largo dell’Isola Bella a Taormina. La conferma ufficiale è arrivata questa mattina alle 11: a riconoscere la salma, trasportata ieri sera all’obitorio del Policlinico di Messina, sono stati la moglie Pina Cannistraci e uno dei tre fratelli della vittima. Lascia cinque figli. La salma resta a disposizione della magistratura, che ha aperto un'inchiesta. Saccà, messinese di 74 anni, era disperso da venerdì pomeriggio a Letojanni, dove era stato sorpreso dalla forte ondata di maltempo mentre stava facendo rientro a casa in contrada Sillemi Alta, a bordo della sua moto Honda Transalp. Giunto nel letto del torrente, era stato però costretto a fermarsi per la piena del Silemi e dopo aver parcheggiato la moto aveva telefonato alla moglie, rifugiandosi probabilmente sotto il ponte della Statale 114, chiedendole di allertare i soccorsi visto il peggiorare delle condizioni meteorologiche. Da quel momento, intorno alle 17, si sono persi i contatti. La donna ha quindi lanciato l'allarme: nel tardo pomeriggio un carabiniere della stazione di Letojanni, che nonostante fosse libero dal servizio si era recato sul torrente Silemi per verificare se vi fossero persone in difficoltà, ha ritrovato la moto di Saccà a terra travolta dal fango. Ma dell'uomo nessuna traccia. Sono quindi scattate le ricerche in mare e lungo il letto del torrente Silemi, dove si sono riversate grandi quantità di massi e terra, che hanno visto impegnati per tre giorni Carabinieri, Guardia Costiera e volontari di protezione civile, anche con l'ausilio di unità cinofile. Ieri pomeriggio, quando stavano per concludersi le operazioni di scavo nel Silemi, la notizia del rinvenimento di un cadavere in mare, poi riconosciuto questa mattina. Roberto Saccà è stato quindi travolto dalla piena del torrente che non gli ha lasciato scampo e lo ha trascinato in mare, dove le correnti lo hanno sospinto fino a due miglia a largo dell'Isola Bella. Le speranze di questi giorni hanno così lasciato spazio al dolore per la perdita del 74enne, che amava molto Letojanni, dove trascorreva i mesi estivi e dove ultimamente si recava spesso, anche per aiutare la figlia nella gestione di un negozio di articoli sportivi sul lungomare della cittadina turistica.